ABD/JBE
All’AA Gent non erano contenti del riferimento Lawrence Visser e VAR Arthur Denil. Sven Combs ha iniziato sarcasticamente: “Devo stare attento a quello che dico, altrimenti potrei ancora rimanere bloccato”. “Guarda, prima dell’inizio della competizione, riceverai una spiegazione di alcune fasi durante l’incontro. Si è poi detto che era sempre un rigore se un giocatore faceva un movimento con un braccio lontano dal corpo verso la palla. Non lo era che il caso dei miei calci di punizione e di Emmond? L’arbitro ha detto che era chiaro che non era una punizione per lui. Il VAR non è stato contattato e non è intervenuto da solo. Comunque le linee guida sono chiare, vero? Posso’ Non lo capisco.”
Combs può ancora “capire in qualche modo” che Standard ha ricevuto una penalità dopo che Jordan Torunariga ha interferito con la Madre di Dio. “Se sono stato troppo gentile, cioè. Jordan ha colpito il suo avversario, sì. Ma prima ha giocato la palla”.
“Ma poi non capisco affatto perché quest’ultima fase non sia una punizione”, ha continuato Combs. “Bodart non aveva la palla. È stato un duro colpo in faccia a Torunarigha. Era privo di sensi sul campo e ora in ospedale. (Sigh) Ci sono state fasi oggi contro di noi. E non è la prima volta”.
Comunque, AA Gent si è aggiudicato la vittoria in finale. Dobbiamo anche difendere in modo più aggressivo. Sai che la croce sta arrivando. A Dossen fu data molta libertà. Dobbiamo mettercelo addosso. Abbiamo dovuto sederci vicino al ragazzo (Kanak, editore), soprattutto perché sapevamo che era l’ultima possibilità per lo Standard. Abbiamo usato molte energie per passare dall’1-0 all’1-2. Che, tra l’altro, era degno. Questo è molto sfortunato”.
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