Foto: corsia V. Erickson/Shutterstock
Bitcoin ha iniziato il 2024 con un furioso mercato rialzista, concludendosi infine al massimo storico di 73.800 dollari a marzo. Ora il prezzo del Bitcoin soffre da mesi e i rialzisti non sono riusciti a ritrovare lo slancio positivo.
Venerdì prossimo potrebbe essere decisivo in questo senso, perché nel programma è incluso il simposio annuale della banca centrale americana a Jackson Hole.
Cos’è Jackson Hole?
Jackson Hole è un simposio annuale organizzato dalla Federal Reserve (banca centrale degli Stati Uniti) per banchieri centrali, accademici ed economisti di tutto il mondo.
Il focus dell’evento è sulla politica monetaria e, ad esempio, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell terrà un discorso venerdì prossimo. Secondo gli analisti di Bloomberg Questo discorso potrebbe diventare cruciale per i mercati finanziari.
Per il mercato, il discorso di Powell ruota principalmente attorno alla domanda: la Fed taglierà presto i tassi di interesse e di quanto?
“Se non ascoltiamo quello che vogliamo, ciò causerà una massiccia svendita”, ha detto a Bloomberg Eric Bailey di Steward Partners Global, una società di consulenza.
Si prevede che la Fed inizierà a tagliare i tassi di interesse a settembre e che quest’anno otterremo circa tre tagli dello 0,25%.
“I mercati sono così convinti dei tagli dei tassi che sarebbe una grande sorpresa se Powell non lo confermasse venerdì”, ha continuato Bailey.
In teoria, questa “sorpresa” potrebbe dare un duro colpo ai mercati.
Bitcoin e altri mercati finanziari sono a rischio?
Dal crollo del 5 agosto, innescato dai deboli dati del mercato del lavoro statunitense, l’S&P 500 ha aggiunto altri 3mila miliardi di dollari al suo valore di mercato.
Jerome Powell terrà un discorso inaspettatamente duro venerdì prossimo? Si tratterebbe probabilmente di un enorme calo per il valore del Bitcoin, ma anche per l’S&P 500. A questo proposito, sarà una settimana molto emozionante.
Ci sono però anche analisti che non si aspettano molto dal discorso di Powell:
“Considerati i recenti discorsi di Jackson Hole, è improbabile che riceveremo ordini chiari da Powell”, ha affermato Tom Heinlein della US Bank Wealth Management.
Bill Dudley, editorialista di Bloomberg ed ex capo della Federal Reserve di New York, si aspetta che Powell indichi che una politica monetaria restrittiva non è più necessaria, ma non indica in quale percentuale i tassi di interesse scenderanno a settembre.
Perché no? Perché c’è un altro rapporto sull’occupazione il 6 settembre che potrebbe influenzare la decisione sul tasso di interesse del 18 settembre.
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