Questa è la prima volta che un paese europeo ha provato a portare un caso giudiziario alla Guardia costiera libica su questioni relative alla violenza contro i migranti, nonostante abbia affrontato molte critiche dalla sua partnership con l’Unione europea per ridurre l’immigrazione.
Il video, registrato dalla squadra di ricognizione aerea della ONG tedesca Sea Watch il 30 giugno, include anche un aereo chiamato Seabird, che puoi vedere apparire come almeno due scene al largo della costa libica. Motovedetta della polizia con a bordo più di 60 migranti.
Inoltre, le manovre della nave della Guardia costiera libica viste nel video sono molto pericolose, e più di una volta la nave quasi si scontra con la nave migrante.
Venerdì, dopo aver ricevuto una denuncia da Sea Watch, i pm della città siciliana di Aguirre hanno deciso di aprire un’inchiesta sulle autorità libiche per “tentativo di provocare un naufragio”. Lo scopo del rapporto è verificare se l’incidente ha messo in pericolo la vita dei migranti. Presentato per primo il quotidiano italiano “Avenier”.
Tuttavia, il procuratore generale di Agrigando ha rilasciato una nota nella quale ha spiegato che “poiché l’oggetto del procedimento è un’autorità straniera”, per procedere con l’indagine è necessaria l’approvazione del ministro della Giustizia italiano.
“Volevamo avvertire le autorità dell’accaduto perché non era la prima volta che accadeva, soprattutto su questa barca. Nel 2017 ho visto il loro comportamento irrazionale sulla Sea Watch. Ho trascinato le persone in acqua senza aspettare di tutti a bordo.” Dice. Il 15 giugno l’Italia decide se rinnovare l’alleanza con la Libia.
A seguire, questa è la prima volta che un Paese europeo ha avviato un’indagine contro la Guardia costiera libica, che ha subito la condanna diffusa di decine di ONG, comprese le operazioni umanitarie all’interno del Paese, dove le condizioni più pericolose sono la detenzione dei migranti. Torture, stupri, percosse quotidiane, lavori forzati e persino la vendita di esseri umani, Tutti già presenti all’ONU, compresi gli ambasciatori europei. E anche documentato dagli ambasciatori.
I tribunali europei considerano la Libia un paese insicuro, motivo per cui alle persone è vietato tornare nel paese. Tuttavia, il numero dei rimpatriati aumenta ogni giorno.
Si dice che la PB648, una delle quattro motovedette che l’Italia ha consegnato alla Libia dopo l’accordo del febbraio 2017, sarebbe coinvolta nella sparatoria di Ross Jadeer, e il caso non procederà facilmente.
L’Italia ha accettato di fornire formazione, equipaggiamento e assistenza in denaro alla Guardia costiera libica. Funzionari libici hanno già preso atto dell’accaduto e hanno promesso un’indagine.
L’UE ha già risposto in una conferenza stampa il 2 luglio. Rispondendo alla domanda chiave di tutti i giornalisti, se la barca è stata acquistata con denaro europeo o fornita dall’UE, se l’equipaggio è stato addestrato da funzionari dell’UE o con l’assistenza dell’UE, il portavoce del ministero degli Esteri e della politica di sicurezza, Peter Stano, ha affermato che il L’UE stava “indagando sulle circostanze dell’incidente. Il “motivo”, ha detto, era “chiedere agli alleati in Libia di fornire spiegazioni su quanto accaduto”.
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