Dal 1° settembre docenti, studenti e chi utilizza i mezzi pubblici in Italia sono tenuti a rilasciare un passaporto sanitario per continuare la propria attività, secondo un’ordinanza emessa giovedì (5). Questo requisito entrerà in vigore questo venerdì (6).
Il cosiddetto “pass verde” è un’estensione della certificazione digitale implementata nell’Unione Europea ed è già stato adottato nel Paese per l’ingresso in cinema, musei, ristoranti al coperto e stabilimenti sportivi inclusi. Con l’avanzamento della variante delta, si è ampliato il requisito del pass per studenti e professori di scuole e università e studenti che partecipano a voli nazionali, treni e alcuni servizi di traghetto.
Per essere certificato – deve essere digitale o fisico, devi essere vaccinato con almeno una dose, essere guarito da COV-19 per almeno sei mesi o avere un risultato negativo del test per il virus corona 48 ore prima di ricevere il pass. I docenti che non rilasciano la certificazione non potranno lavorare e il loro stipendio potrà essere sospeso se la situazione si ripeterà per cinque giorni consecutivi.
“L’intenzione del governo è di investire il più possibile nel ‘green pass’ per evitare restrizioni e mantenere l’indipendenza”, ha affermato il ministro della Salute italiano Roberto Speranza. Ha anche incoraggiato le famiglie a vaccinare i bambini di età superiore ai 12 anni e ha affermato che gli adolescenti otterrebbero uno sconto per un rapido test del virus corona.
Al 3 agosto, c’erano una media di 5.475 casi in movimento in Italia e, secondo i nostri dati globali, il 53,32% della sua popolazione è completamente immunizzato.
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