I ministri dell’ambiente e dell’energia del G20, che si riuniranno a Napoli, in Italia, non hanno raggiunto un accordo su due temi chiave nell’annuncio finale della riunione di venerdì (23).
“Sotto due aspetti, non abbiamo un accordo sull’ambiente del G20, saranno inviati al vertice del G20 dei leader di stato e di governo: rimanere al di sotto di 1,5 gradi Celsius per il riscaldamento globale entro il 2030 e rimuovere il carbone dalla produzione di energia entro il 2025”, ha affermato il ministro italiano per il cambiamento ambientale Roberto Cingolini.
Secondo il politico italiano c’è stata un’intesa a favore di due misure di Paesi europei, Stati Uniti, Giappone e Canada, ma “in quattro o cinque Paesi, Cina, India e Russia hanno detto che non si arrenderanno. Questa accelerazione vuole rientrare nei limiti dell’accordo di Parigi”.
L’accordo internazionale firmato nel 2015 prevede il mantenimento della temperatura media globale al di sotto dei 2 C e la decarbonizzazione tra il 2030 e il 2040.
Fonti intervenute hanno affermato che la più grande opposizione al documento finale è venuta dall’India, che fissa i suoi obiettivi di crescita economica sul carbone e sui combustibili fossili. Anche la Cina sarebbe d’accordo con gli obiettivi di decarbonizzazione e sarebbe applaudita da altri delegati.
Molti leader internazionali stanno cercando di accelerare l’attuazione degli obiettivi climatici, in particolare i principali disastri ambientali osservati in Europa, Cina e India in queste settimane.
L’Italia, presidente di turno del gruppo, sta cercando di agire di più sulla questione, ma ha dovuto affrontare una significativa opposizione da parte di altri paesi del G20 in Asia e negli Stati Uniti. .
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