Questo sabato (24), Francia, Italia e Australia hanno registrato diverse proteste contro le nuove restrizioni sanitarie volte a combattere l’epidemia di Govt-19 e controllare la variazione del delta. La mossa, che è stata ampiamente criticata dai manifestanti come il “passaporto sanitario”, è una vaccinazione obbligatoria per varie industrie in Europa.
Per decisione del Parlamento Europeo, solo chi ha un programma di immunizzazione completo e l’ultimo test negativo per Covit-19 può ottenere il certificato, che dà loro il diritto di viaggiare tra i 27 paesi dell’Unione Europea. Test virus isolati o corona.
La polizia di Parigi stima che alla protesta abbiano preso parte circa 11.000 persone. Oltre all’opposizione al “passaporto della salute” e alla natura obbligatoria del vaccino, i manifestanti hanno anche espresso insoddisfazione e odio per il presidente Emmanuel Macron, secondo quanto riportato dal quotidiano Le Mont.
Sono stati visti anche manifesti con slogan come “Terrore Macron”, “Non siamo cavie”, “Non toccare i nostri figli” che chiedevano le dimissioni del presidente.
Anche altre città francesi, come Marsiglia, Montpellier, Nantes e Tolosa, hanno avuto manifestazioni. Nella capitale l’operazione si è conclusa con scontri tra polizia e manifestanti dopo che un gruppo ha distrutto la moto di un agente.
Tuttavia, gli studi mostrano che la maggioranza della popolazione francese (76%) sostiene la vaccinazione obbligatoria degli operatori sanitari e sostiene la creazione di un “passaporto sanitario”. I manifestanti sono scesi in piazza, definendo le misure sanitarie “dittatoriali” e un attentato contro la libertà del popolo.
Qualcosa di simile è successo a Roma, in Italia, dove i manifestanti hanno messo cartelli con la scritta “Abbasso la dittatura”. Hanno protestato contro la cosiddetta certificazione verde estesa dell’European Health Pass, che entrerà in vigore il 6 febbraio.
“Meglio morire liberi che vivere da schiavo!” Leggi uno degli stendardi davanti al Duomo gotico di Milano. Un altro striscione recita “Vekinas Liberate” con l’immagine di Auschwitz nel centro di Roma.
L’Italia è uno dei paesi più colpiti in Europa, con oltre 5.000 nuovi casi di Covit-19 segnalati sabato.
In Australia, ci sono state proteste contro le misure per limitare la circolazione, come il blocco. Il mese prossimo, è previsto un blocco per imprigionare 5 milioni di australiani nel tentativo del governo di frenare la diffusione della variante delta.
A Sydney sono scoppiati scontri tra alcuni manifestanti e la cavalleria della polizia mentre migliaia di persone si sono radunate davanti al parlamento dello stato del Victoria a Melbourne.
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