Nel tentativo di migliorare la qualità della vita dei lavoratori e promuovere il reinsediamento progressivo e permanente, in Italia è stato presentato un disegno di legge per migliorare e garantire lo smart job nei villaggi italiani.
L’iniziativa, promossa da Francesco Maria Spane, socio del Centro Ricerche Turistiche (CDS) del club “I Borghi più belli d’Italia”, è stata diffusa nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Ricardo Warren, presidente dell’Associazione nazionale. Dalle Province Italiane del Lazio (Anci) e Piorlo Primi, Presidente del Club Village.
L’idea mira a rivitalizzare i piccoli borghi italiani, trasformandoli in hub innovativi per la vita lavorativa di tutti coloro che scelgono di vivere lontano dalla metropoli, con incentivi a lungo termine, grazie alla diversità “digitale” garantita.
Il disegno di legge viene illustrato dopo che l’epidemia di Govit-19 ha messo in luce un evento che per molti anni ha categorizzato negativamente i piccoli comuni italiani: popolazione, invecchiamento della popolazione e calo dell’occupazione.
In questa prospettiva, il riuso del Paese offre l’opportunità di riconsiderare la struttura dell’Italia come istituzione che valorizza l’identità culturale, a partire dai borghi che sono i primi proprietari di questo antico patrimonio, secondo il piano.
Il sito Anci Lazio spiega che il progetto, descritto in dettaglio in tre articoli, si compone di quattro pilastri: il ripopolamento dei borghi italiani; La nuova, versatile definizione di smart work; E la garanzia dei servizi essenziali e delle agevolazioni finalizzate alla delocalizzazione nei comuni minori.
“Passeggeri, studenti o, più semplicemente, lavoratori a domicilio, hanno scelto di rimanere nella loro città natale durante l’“anno terribile”, favorendo il ripopolamento dei piccoli comuni a scapito delle aree metropolitane”, ha rafforzato Spaan.
Secondo il membro del CDS, ora va compreso che “questi villaggi hanno il potenziale per dare nuova vita, fino ad ora in gran parte dimenticati, ma hanno il potenziale per diventare centri di idee e creatività”.
Secondo il presidente Anci Lazio, i territori italiani “vivono da molti anni un popoloso evento”. “Ora è il momento di cambiare rotta: abbiamo una tradizione importante, un tesoro così unico che, proprio per la delicatezza di tali leggi, può tornare ad essere motivo di orgoglio e un nuovo modo di vivere, che rappresenta un’importante opportunità per i cittadini e accogliamo i dirigenti con la massima positività”, ha detto. Finito.
Il disegno di legge arriva mesi dopo che diverse città italiane hanno iniziato a cercare di vendere case nei loro centri storici a prezzi minimi per rivitalizzare la regione.
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