In breve: i corridori hanno il loro miglior tempo alla Vuelta, gli attaccanti possono divertirsi quasi continuamente, le capre che scalano il bottino nell’ultima settimana e i ragazzi di valutazione devono pulirsi le dita dei piedi fino all’ultimo giorno.
Una seconda settimana particolarmente divertente e aperta – sulla carta non siamo pronti per giorni cruciali – prende il via con un tour lungo la costa.
Fa un caldo torrido, che è un filo conduttore questa settimana, ma anche il vento può danneggiare il gruppo. Salire a 15 chilometri dal traguardo metterà indietro molti corridori.
Gara sprint, mercoledì viene comunque squalificato nell’undicesima tappa. Valdepeñas de Jaen è un classico della Vuelta: abbiamo terminato la versione spagnola del Muro di Huy con penti superiori al 20 percento.
Anche giovedì alcune piste nella seconda metà del tracciato andaluso metteranno fine alle possibilità dei corridori, ma venerdì non lasceranno che un pezzo Manchego prenda il posto dopo una lunga e dura giornata in sella.
Nel penultimo weekend della Vuelta mancano le vere (principali) impegnative tappe di montagna, ma il terreno montuoso di sabato e domenica non sarebbe certo un giorno libero per periodi. Sabato in particolare, dovranno essere alla ricerca dell’estenuante arrivo durante la 14a tappa.
Lunedì, il gruppo esploderà nell’ultima delle battaglie del nord. Nell’ultima settimana brillano gli altipiani settentrionali e i passaggi per Cantabria, Galizia e Asturie.
La sedicesima tappa di martedì è una festa di riscaldamento e di addio per i corridori. Rimangono con una sola missione: sopravvivere e arrivare in tempo ogni giorno. Sarà una sfida, soprattutto il mercoledì e il giovedì.
Lagos de Covadonga, è un nome che sembra un orologio nella storia della Vuelta. Gli appassionati di ciclismo possono riscaldarsi sulla tappa 17 con viste incantevoli sui laghi glaciali di Covadonga e i ciclisti inciamperanno.
Chi pensa che il giorno dopo ci sarà tempo per riprendere fiato rimarrà deluso. Giovedì arriviamo al palco dei Queen nella diciottesima tappa.
L’Alto de Gamoniteiro (15 chilometri 9,6 percento) è un nuovo arrivato ed è la vetta del Buffalo Day con 4.500 metri di altitudine.
Anche il venerdì e il sabato scegliamo quasi esclusivamente strade ondulate, che vanno bene per giri di pedalate che, con un po’ di fantasia, tendono alle classiche salite.
Domenica prossima non finiremo con uno stendardo a Madrid, ma concluderemo il pellegrinaggio con una cronometro ondulata a Santiago de Compostela.
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