C’è stato un grande incendio nella zona
Un grave incendio è divampato venerdì (30) nell’area siciliana del sud Italia, causando l’evacuazione di almeno 150 residenti e la chiusura dell’aeroporto internazionale di Catania. Per sfuggire al fuoco, il gruppo si è recato in spiaggia, dove è stato soccorso dalla Guardia costiera del Paese.
Le autorità locali stanno cercando di controllare le fiamme, ma resistono al caldo estremo, temperature fino a 40 gradi Celsius e venti soffocanti.
La zona più colpita è stata il distretto di Fosa Creta, dove molte famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Nella zona è stato segnalato un forte smog e bloccato il traffico e l’accesso ad alcune strade.
Anche altre case lungo Palermo sono state attaccate e sgomberate. Protezione civile, vigili del fuoco ed elicotteri sono stati fermati e squadre di rinforzo stavano arrivando a Catania da altre parti della Sicilia. Le operazioni aeree all’aeroporto di Catania sono state sospese per consentire l’intervento degli elicotteri dei vigili del fuoco, ma ora hanno ripreso le operazioni.
Salvo Kosina, il capo della Protezione civile, ha sospeso le ferie del personale del dipartimento e ha chiesto a tutti di tornare al lavoro a causa degli incendi in diverse province siciliane.
Secondo i funzionari, l’incendio ha anche bruciato la compagnia balneare Le Cabanine sulla spiaggia di Playa. Inoltre, sono state effettuate almeno sei chiamate di soccorso ad Acireale e Giarre e segnalati altri 15 incendi tra Paternò, Ragalna e 14 località di Biancavilla e Calatino.
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