foglie di pandoraMolte famiglie Solvay hanno allestito un groviglio di cassette postali nei più famosi paradisi fiscali, come Panama e le Isole Vergini britanniche. Hanno interrotto le loro partecipazioni nel gruppo chimico Solvay elencato lì. Lo dimostrano i Pandora Papers, hanno scritto de Tejd e Le Soir, che hanno collaborato con Knack alla ricerca internazionale. Inoltre, nel profilo sono presenti anche l’ex CEO di Dexia Wouter Devriendt e l’ex presidente di VRT Paul Lembrechts.
Le famiglie Solvay (nobili) che compaiono in Foglie di Pandora, come Aubertin, de Laguiche e Wangen de Geroldseck Aux Vosges, sono tutte discendenti dei fratelli Alfred ed Ernest Solvay. Alcuni membri della famiglia coinvolti in strutture di paradisi fiscali occupavano posizioni di rilievo nel gruppo chimico.
Insieme, ospitavano centinaia di migliaia di azioni Solvay, per un valore di decine di milioni di euro, in una catena di società di posta nelle Isole Vergini britanniche. Lì non si pagano tasse sui dividendi che scorrono, mentre nel nostro Paese si paga una ritenuta alla fonte del 30 per cento.
Fondi e istituzioni in diversi paesi
Le famiglie hanno anche posto “trust” e “istituzioni” in altri luoghi, come Liechtenstein, Nuova Zelanda, Panama e Singapore, oltre a quelle strutture nelle Isole Vergini. Si spostarono tra le costruzioni man mano che le regole cambiavano in altri luoghi che fornivano più segretezza contro le infiltrazioni d’acqua ed erano più vantaggiosi dal punto di vista economico. Sebbene le famiglie neghino che gli edifici siano stati eretti per motivi fiscali, lo dimostrano documenti trapelati. Gli ultimi documenti trapelati sulle famiglie Solvay risalgono al 2019.
Le carte di Pandora rivelano anche come sono state costruite le facciate nel corso degli anni. I documenti trapelati mostrano come le famiglie Solvay abbiano insistito dietro le quinte che le costruzioni delle cassette postali non sarebbero apparse negli atti durante gli incontri pubblici di Solvay. Inoltre, i cantieri indicati sono stati utilizzati in modo creativo.
Ex capo della VRT
Inoltre, nel file compare anche l’ex capo della VRT Paul Lembrechts. Insieme a Wouter Devriendt, CEO di Dexia Bank rimasto fino alla fine del 2019, ha posseduto per undici anni azioni della società di caselle postali delle BVI, compreso quando è stato CEO della radiodiffusione pubblica da marzo 2016 a gennaio 2020.
Alcuni altri nomi sono stati citati dal mondo bancario belga, come l’ex CEO di Petercam Xavier Van Campenhout, ora direttore della Fondazione Koning Paola. Anche il direttore della KBC Theo Roussis è stato coinvolto nella costruzione nelle Isole Vergini almeno fino alla fine del 2013.
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