Alika Ogorchuckwu, 39 anni, è stata assassinata venerdì scorso a Civitanova Marche, cittadina costiera sul mare Adriatico. Ha cercato di vendere un fazzoletto a una donna, ma il suo compagno non era contento ed è impazzito. La gente in Italia ha reagito con shock alla notizia, e non solo per l’evento: molti spettatori hanno rapidamente raggiunto i loro telefoni per filmare l’attacco, ma nessuno è intervenuto. Fu solo dopo la fuga dell’imputato che la gente corse verso l’uomo e tentò di rianimarlo.
Ogorchuckwu è sul giornale soprattutto perché il pubblico lo guardava così passivamente Repubblica Descritto come “il nostro George Floyd”. L’omicidio arriva in un momento di importanza politica. L’Italia ha avuto un dibattito migratorio molto duro per anni. I partiti di estrema destra Fratelli d’Italia, Lega e Movimento Cinque Stelle sono probabili vincitori alle elezioni di fine settembre, con migrazione e razzismo che promettono di essere temi chiave della campagna.
Secondo alcuni italiani, quei partiti hanno le mani insanguinate. Fratelli d’Italia e i capigruppo della Lega hanno reagito con forza alle insinuazioni che non avrebbero condannato l’omicidio, cosa che si sono affrettati a fare. “Non potresti almeno mostrare solidarietà alla famiglia prima di usare la morte della povera Alika per la tua campagna disgustosa?” La frontwoman di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha risposto a un servizio di un giornalista accusandola di essere insensibile. Secondo il presidente della Lega Matteo Salvini, “la sinistra frustrata” sta cercando di accusare lui “e milioni di italiani” di razzismo.
Giustizia Ogorchuckwu
La polizia sta ancora indagando sull’omicidio, ma un membro della squadra investigativa ha detto lunedì che la lotta è stata “per motivi divertenti, non per razzismo”. Per guadagnare un po’ di soldi, Okorchukwu ha afferrato la mano del passante e le ha chiesto delle monete. Secondo i media italiani, l’ha chiamata “Bella” (bellezza). Il compagno della donna ha risposto con rabbia e ha afferrato un bastone da passeggio dal venditore ambulante disabile. Con questo, lo colpì così forte che Okorchukwu cadde a terra. L’uomo poi lo ha picchiato a morte, forse strangolandolo.
La polizia ha presto avuto un sospetto nel mirino e sabato ha arrestato un uomo di 32 anni con l’accusa di omicidio e rapina. Si dice che sia stato preso anche il telefono di un venditore ambulante. Lunedì è iniziato il processo al sospettato. Negli ultimi giorni gli è stato diagnosticato un disturbo mentale.
Ogorchuckwu viveva in Italia da dieci anni e aveva un permesso di lavoro. Era un operaio di fabbrica per un po’, ma fu coinvolto in un incidente stradale che lo ferì permanentemente. Guadagnava vendendo fazzoletti e accendini nella turistica Civitanova Marche. Lascia la moglie e due figli di 10 e 8 anni.
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