Il Comitato Tecnico-Scientifico (CDS), il Ministero della Salute e la Commissione Emergenza Govit-19 in Italia hanno tenuto questo venerdì (11) una conferenza stampa per chiarire le questioni sui vaccini utilizzati nel Paese e le controversie in corso con i governatori e il generale pubblico sulla campagna di vaccinazione in corso.
Secondo il coordinatore del CDS Franco Locadelli, l’Università di Oxford e l’Università di AstraZeneca hanno raccomandato di escludere i livelli di vaxavria per le persone di età pari o superiore a 60 anni.
Per le persone di età inferiore ai 60 anni, si consiglia di utilizzare i vaccini MRNA utilizzati nel paese da Pfizer / Bioentech o Moderna. Per coloro che ricevono la prima dose di AZ, CTS si riferisce anche a farmaci immunosoppressivi che utilizzano RNA messaggero per la seconda dose.
Locatelli ha affermato di essere in dialogo diretto e costante con l’Istituto farmaceutico italiano (IFA) e altri operatori sanitari nel Paese per rivalutare i sintomi ufficiali. Secondo il CDS, questo cambiamento è dovuto alla constatazione che una persona su 100.000 che riceve vaxcevria può sviluppare episodi tromboembolici.
I casi si sono verificati dopo l’utilizzo della prima dose della formula e sempre in soggetti di età inferiore ai 60 anni. La misura precauzionale sarebbe giustificata perché l’UE non ha rinnovato l’acquisto dei dosaggi di AstraZeneca a causa dell’insufficienza di vaccini MRNA in Italia.
Il commissario al contagio Francesco Figliolo ha affermato che la decisione del CDS avrebbe “un certo impatto” sul programma nazionale di immunizzazione, ma spero che attenueremo tale impatto tra luglio e agosto. I problemi maggiori hanno a che fare con la “stabilità logistica” con le regioni.
Figliolo ha anche sottolineato che se il Paese riterrà che VaxSevria non è più necessaria, potrà devolvere gli importi “restanti” alla Kovacs Facility Federation per la distribuzione nei Paesi poveri.
Secondo il commissario, 7,4 milioni di persone di età superiore ai 60 anni possono ancora ricevere il vaccino agli astrogeni e nel Paese ne esistono ancora 10 milioni di dosi. Di questa quantità, 3,5 dovrebbe essere la prima dose e 3,9 milioni per completare il ciclo.
Campagna vaccinale
Partecipando a una conferenza stampa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato che il paese è vicino ad avere il 50% della popolazione che riceve almeno una dose del vaccino anti-governo.
“Buoni risultati sono arrivati a seguito di una buona campagna di vaccinazione, essenziale per chiudere questa crisi. Crediamo fermamente nella scienza che ci ha fornito questi vaccini, ma ringraziamo gli italiani. Ma dobbiamo festeggiare”, ha detto Speranza.
Il ministro ha anche confermato che le altre sei parti del Paese – Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Buglia e le province autonome di Lombardia e Trento – si sposteranno nella Zona Bianca, il quadro più facile per le norme sanitarie.
“Fino a zero morti, abbiamo una sfida davanti a noi, ma con i vaccini e la campagna di comunicazione tutto sta andando a rotoli”, ha detto Speranza. (ANSA).
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