Meta è stata multata di 220 milioni di dollari in Nigeria. Secondo l’autorità di regolamentazione del mercato del paese, Meta ha violato le leggi sulla privacy, tra le altre cose, raccogliendo i dati degli utenti nigeriani senza consenso.
Autorità federale per il mercato, la concorrenza e la protezione dei consumatori della Nigeria Trampolo Sulla base di un’indagine durata tre anni, Meta ha ripetutamente violato le leggi del Paese sulla protezione dei consumatori e dei dati. La società, tra le altre cose, avrebbe raccolto dati di utenti nigeriani sulle sue piattaforme di social media senza il loro consenso.
Meta abuserebbe anche della sua “posizione dominante sul mercato” costringendo gli utenti ad accettare una politica sulla privacy “senza scrupoli, sfruttatrice e non conforme”. Questa politica prevede che Meta possa trattare i dati personali degli utenti, mentre agli utenti non viene data la possibilità di utilizzare la piattaforma senza dover fornire i propri dati personali, ha affermato il garante della privacy.
Inoltre, la FCCPC ha avuto problemi con Meta che condivide i dati degli utenti di WhatsApp con Facebook dal 2016. Gli utenti esistenti hanno avuto un breve periodo di tempo per rinunciare quell’anno, ma secondo l’autorità di regolamentazione ciò non è più possibile. Secondo il watchdog si tratta di una politica discriminatoria, perché significa che gli utenti di WhatsApp non vengono trattati allo stesso modo.
La FCCPC ha già pubblicato le conclusioni preliminari della sua indagine alla fine del 2023 e ha dato a Meta l’opportunità di rispondere alle preoccupazioni del regolatore. Si dice che il colosso della tecnologia abbia nel frattempo fornito soluzioni alle violazioni identificate, ma l’organismo di vigilanza afferma di non essere convinto che queste soluzioni risolvano adeguatamente le preoccupazioni.
Ecco perché l’autorità di regolamentazione sta ora imponendo a Meta una multa di 220 milioni di dollari, che la società dovrà pagare entro sessanta giorni. Inoltre, la FCCPC richiede a Meta di intraprendere le azioni necessarie per garantire che l’azienda rispetti la legge. Ad esempio, gli utenti nigeriani dovrebbero essere in grado di decidere da soli se il colosso della tecnologia può o meno elaborare i loro dati, e gli utenti che non sono d’accordo non dovrebbero perdere il lavoro o essere banditi dalla piattaforma.
Infine, Meta dovrebbe anche smettere di condividere i dati utente aggregati tra WhatsApp e altre piattaforme di social media senza chiedere il permesso. L’autorità di regolamentazione turca ha anche annunciato all’inizio di quest’anno che l’azienda deve smettere di unire i dati di tutte le sue app.
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