Il governo ha ora preparato una “lettera di intenti” con la quale vuole convincere il colosso dell’acciaio a scegliere il nostro Paese. Fondamentale a questo proposito è lo sconto sulla bolletta energetica. Dopo l’espansione delle centrali nucleari, il governo ne possiede la metà, il che gli consente di fornire elettricità alle aziende stesse.
“Possiamo dare ai grandi consumatori di energia l’accesso all’energia nucleare in cambio di un contratto flessibile”, afferma il primo ministro Alexander De Croo (Open VLD). “Ciò significa che devono essere pronti a smettere di lavorare quando i prezzi sono alti, ad esempio a causa della mancanza di energia eolica sul mercato. Inoltre, devono mantenere l’occupazione e investire nella sostenibilità”.
Il secondo elemento dell’offerta belga è la riduzione della velocità di trasmissione, approvata questa settimana dal Parlamento. Il governo può ora decidere di concedere uno sconto sui prezzi all’industria ad alta intensità energetica, finanziato attraverso un obbligo di servizio pubblico attraverso il quale il gestore della rete Elia viene compensato con risorse del bilancio generale.
Il terzo elemento dell’offerta è l’investimento fiammingo precedentemente annunciato in Finocas, la joint venture tra l’azienda siderurgica e la regione fiamminga.
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