Incoraggiati dalla partenza delle forze statunitensi, i talebani, estromessi dal potere in Afghanistan nel 2001, stanno ancora una volta prendendo piede. In diverse grandi città, hanno costretto le forze governative a ritirarsi. Gli afgani nel nostro paese stanno osservando da vicino la situazione e temono per il benessere dei loro cari a casa.
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Ultimo aggiornamento:
13-08-21, 21:15
Fonte:
Notizie VTM
Il fratello di Sadiqullah Akbari vive con la sua famiglia a Kandahar, anch’essa ormai caduta nelle mani dei talebani. Ieri Akbari ha parlato al telefono con la sua famiglia e ha sentito il rumore di spari e missili in sottofondo. La sua famiglia è molto spaventata e non osa uscire di casa, dice, preoccupato per il futuro dei suoi parenti che ora vivono in un Paese dove “non ti è permesso ascoltare musica o guardare la TV. Non puoi nemmeno ridere a crepapelle”. là.”
Lui stesso è venuto in Belgio da adolescente 20 anni fa, fuggendo dal terrore nella sua terra natale, vedendo di persona come i combattenti talebani si tagliavano le mani e li decapitavano.
Khatera Shamal, arrivata in Belgio da bambina, ha una famiglia nella capitale, Kabul, dove i talebani non hanno ancora preso il potere. Due delle sue nipoti studiano ancora lì: una medicina e l’altra legge. Ma questo non sarà possibile sotto il dominio dei talebani. Le ragazze non potranno più godere di un’istruzione. “Saranno intrappolati in casa”, dice. Dopotutto, non sarà più permesso visitare amici e parenti.
“Se anche Kabul cade, sarà molto difficile”, ha detto Shamal. “Penso che sia ora che la comunità internazionale, le Nazioni Unite e le maggiori potenze agiscano per fermare questo terrorismo”.
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