L’Organizzazione Mondiale della Sanità vuole convocare “al più presto possibile” un comitato di emergenza per valutare la diffusione internazionale del virus del vaiolo delle scimmie (MPOX). Il comitato di esperti dovrà stabilire se debba essere dichiarato il massimo livello di allerta (emergenza sanitaria) per la diffusione dell’epidemia in diversi Paesi africani. Lo ha annunciato mercoledì il capo dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante una conferenza stampa.
Il virus del vaiolo delle scimmie si sta diffondendo in Congo dall’inizio di quest’anno. Nel paese africano sono già stati segnalati più di 14.000 casi sospetti e almeno 511 decessi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità dispone di un piano di risposta regionale, ma non esclude un’ulteriore diffusione internazionale nella regione. Casi sono stati registrati anche in diversi paesi confinanti con il Congo.
Ghebreyesus ha annunciato che esistono due vaccini contro il vaiolo delle scimmie. Ha chiesto la cooperazione internazionale per accelerare la produzione e la distribuzione di questi vaccini nei paesi più colpiti.
Il virus fu scoperto per la prima volta negli esseri umani nel 1970 in quella che oggi è la Repubblica Democratica del Congo. Nel maggio 2022, il numero di persone infette da MPOX è aumentato notevolmente in tutto il mondo. Soprattutto gli uomini gay e bisessuali sono stati colpiti da un diverso tipo di virus, il “ramo II”. Questa pandemia globale ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare lo stato di emergenza da luglio 2022 a maggio 2023. La variante del virus comunemente riscontrata ora è il clade Ib. Sarà più mortale della variante virale precedente.
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