I ricercatori dell’UMCG University Center of Psychiatry hanno mostrato risultati positivi riguardo ai risultati Ricerca l’uso della psilocibina, il principio attivo dei “funghi magici”, trova impiego nel trattamento di pazienti con depressione persistente. Quindi UMCG proverà il trattamento su un gruppo più ampio di pazienti a partire dal prossimo anno.
Cinque dischi bianchi
Prima della partecipazione, i pazienti dovevano provare almeno due antidepressivi, senza un effetto sufficiente sui sintomi depressivi. Nelle settimane precedenti all’assunzione della psilocibina, il loro farmaco è stato completamente svezzato ei partecipanti si sono preparati per il trattamento. I 24 pazienti hanno quindi ricevuto il trattamento: cinque compresse bianche contenenti una delle tre dosi studiate. La dose più bassa (1 mg) era il gruppo di controllo o placebo. I partecipanti hanno trascorso il resto della giornata in una stanza arredata in casa dell’ospedale, con l’aiuto di due terapisti qualificati. Il più delle volte, i pazienti erano sdraiati a letto e ascoltavano musica.
Oltre ai 24 pazienti UMCG, altri 209 pazienti hanno partecipato allo studio in altri ospedali. Secondo i ricercatori, 25 mg di psilocibina hanno avuto un effetto positivo maggiore sulla depressione dei pazienti rispetto ai partecipanti ai gruppi da 10 mg e 1 mg. Dopo tre settimane di trattamento, quasi il 30% dei partecipanti che hanno assunto la dose più alta erano in remissione o si erano completamente ripresi dai sintomi.
Ma questo non ha funzionato per tutti. Il trattamento ha anche causato effetti collaterali come mal di testa, nausea e vertigini. Inoltre, nelle prime tre settimane dopo il trattamento, tra il 7 e il 9% dei partecipanti (al di fuori del gruppo placebo) ha manifestato più lamentele, inclusi pensieri suicidi o comportamenti autolesionistici.
La ricerca proseguirà nel mese di giugno
Nonostante gli effetti collaterali e una serie di risultati negativi, i ricercatori dell’UMCG sono generalmente positivi riguardo ai risultati. Quindi l’UCP parteciperà a uno studio più completo, in cui verranno trattate più persone. Questa ricerca si concentra meno sul dosaggio corretto e più sull’effetto del trattamento con i “funghi”. I ricercatori vogliono anche chiarire il corso del trattamento per un periodo di tempo più lungo.
UMCG prevede di iniziare il nuovo studio nel giugno del prossimo anno.
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