Le principali banche statunitensi Goldman Sachs e JPMorgan Chase prevedono una recessione nell’Eurozona tra i venti contrari derivanti dall’aumento dell’inflazione, le preoccupazioni per le forniture di gas russo all’Europa e gli aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea.
Gli economisti di Goldman Sachs ritengono che l’economia dell’eurozona stia già contraendo lo 0,1% nell’attuale terzo trimestre, seguito da un calo dello 0,2% nel quarto trimestre. Una recessione è definita come due trimestri consecutivi di contrazione. Goldman crede che ci sarà di nuovo una crescita nel 2023.
JPMorgan ritiene che l’economia dell’Eurozona si contrarrà nel quarto trimestre e anche nel primo trimestre del prossimo anno. Goldman sottolinea anche le turbolenze politiche in Italia e la debolezza dell’economia globale. Secondo la banca d’affari, la recessione sarà particolarmente evidente in Germania e in Italia. La banca non esclude la possibilità che la deflazione peggiori se le forniture di gas russe vengono gravemente interrotte, l’economia statunitense entra in recessione e le turbolenze circondano il debito sovrano europeo.
All’inizio di aprile, è sorta la domanda se stessimo entrando in una recessione a causa della guerra russa in Ucraina:
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