Una spia marocchina con il nome in codice M118 gioca un ruolo centrale nello scandalo di corruzione che coinvolge Qatar e Marocco al Parlamento europeo. Così scrivono i quotidiani “Le Soir” e “La Repubblica”, ben informati fin dall’inizio dell’inchiesta giudiziaria. La spia sarebbe in contatto con l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzieri, un’altra figura chiave nel caso di corruzione.
La spia, nome in codice “M118”, è nota da tempo ai servizi segreti europei. Era già coinvolto in un caso di corruzione quando nel 2016 un agente di polizia dell’aeroporto di Parigi Orly ha rubato – in una vera e propria crisi terroristica – documenti “sensibili” contenenti informazioni su persone radicalizzate. Ciò includeva anche viaggi pagati e corruzione per circa 17.000 euro.
Secondo ‘Le Soir’ e ‘La Repubblica’ il nome della spia compare anche nell’inchiesta sui tentativi dello Stato del Golfo del Qatar di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo prendendo di mira persone con tendenze politiche. e/o una posizione strategica nell’ambito del pagamento di ingenti somme di denaro o di cospicui doni al Parlamento europeo. Coinvolto anche il Marocco, con la possibile corruzione dell’agenzia di intelligence DGED e dell’ambasciatore marocchino in Polonia, Abderrahim Atmon.
Si dice che Muhammad b. O “M118” è uno dei collegamenti tra l’ex membro del Parlamento europeo Pierre Antonio Panziri e il servizio segreto marocchino DGED. Pierre Antonio Panzeri è incarcerato nel nostro Paese dopo che nella sua abitazione sono stati sequestrati 700.000 euro. Sua moglie e sua figlia sono state arrestate in Italia perché anche loro conoscevano e assistevano attivamente per nascondere denaro.
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I cavi trapelati
Sembra anche che Panziri sia stato influenzato (e forse spinto) dal Marocco per anni. In un database di dispacci diplomatici marocchini trapelati da un hacker nel 2014 e nel 2015 e consultati da Politico, Panziri è descritto come un buon amico del Marocco e un influente alleato “capace di sostenere la crescente attività dei nostri nemici in Europa”.
L’inchiesta del Qatargate indica già donazioni che Panziri ha ricevuto tramite Abderrahim Atmoun, ambasciatore del Marocco a Varsavia (Polonia). Secondo “La Repubblica”, la spia, Muhammad B. (o “M118”) dirigendo il gruppo intorno ai Panzeri con Abderrahim Atmon.
Eva Kylie
Nella stessa inchiesta per corruzione, Eva Kaili, ex vicepresidente greca del Parlamento europeo, resterà in carcere per almeno un altro mese. È quanto ha deciso giovedì scorso la Camera di Consiglio di Bruxelles per prolungare la sua detenzione.
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