La Russia non lascerà senza risposta un divieto di vasta portata all’ingresso dei cittadini russi nell’Unione Europea. Il portavoce del Cremlino lo ha chiarito martedì in vista della riunione informale dei ministri degli esteri europei a Praga.
“Questa è una decisione molto seria che può influenzare direttamente i nostri cittadini. Naturalmente, tali decisioni per definizione non possono rimanere senza risposta”, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. “Risponderemo in un modo che protegga al meglio i nostri interessi e gli interessi dei nostri cittadini”.
Durante l’incontro informale, gli Stati membri baltici e scandinavi vogliono fare un appello per vietare l’ingresso ai turisti russi il martedì e il mercoledì sera. Chiedono ad alta voce se sia ancora auspicabile consentire ai russi di recarsi nelle attrazioni turistiche dell’Europa in un momento in cui l’esercito russo è in guerra con l’Ucraina.
Alcuni paesi hanno già smesso di rilasciare visti, ma a decisione a livello europeo È chiaramente più efficace in Europa senza frontiere interne. In frenata, invece, Francia e Germania. In una nota congiunta, hanno avvertito che un divieto così generale di visto ai cittadini russi potrebbe avere le conseguenze indesiderate di rafforzare la narrativa del Cremlino e sostenere le politiche del presidente Vladimir Putin.
“Una completa mancanza di intuizione”
“Sappiamo che ci sono posizioni divergenti tra gli Stati membri”, ha osservato Peskov. Ha sottolineato che “Bruxelles e le capitali europee hanno gradualmente iniziato a mostrare una completa mancanza di comprensione”. “Questa irrazionalità, al limite della follia, porta a parlare di questo tipo di azioni”.
Tuttavia, i ministri degli esteri a Praga dovrebbero fornire sostegno politico per la sospensione dell’accordo sui visti del 2007 con la Russia che faciliterebbe il rilascio dei visti per alcune categorie di viaggiatori, come gli uomini d’affari. La sospensione renderà più difficile per loro ottenere il visto, con tempi di attesa più lunghi.
I 26 paesi dell’area Schengen (22 Stati membri dell’UE, Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein) hanno ricevuto tre milioni di domande di visto per soggiorni di breve durata nel 2021. Più di mezzo milione di domande proveniva dalla Russia.
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