Il Collegio dei conti europeo ha individuato una serie di rischi in una relazione che potrebbero ostacolare la corretta attuazione dei piani nazionali di risanamento, come traguardi e obiettivi poco chiari. “I controlli devono essere completamente trasparenti ed efficaci in modo che i fondi dell’UE siano utilizzati per lo scopo previsto e abbiano l’effetto desiderato”, ha affermato il revisore Ivana Malec.
La corte ha esaminato il modo in cui la Commissione europea ha valutato i piani di risanamento dei 27 Stati membri. La valutazione positiva offre agli Stati membri l’accesso a oltre 700 miliardi di euro di fondi creati dall’Unione Europea lo scorso anno in risposta alla crisi del Corona. Nella casella è prevista una busta specifica per ciascuno Stato membro. Malletic sottolinea che “la tempestiva disponibilità di sostegno svolge un ruolo importante, ma non dovrebbe andare a scapito di una sana gestione finanziaria”.
La Corte ha esaminato le valutazioni dei piani di Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Croazia e ha concluso che la valutazione del comitato era “generalmente adeguata”. Ad esempio, i revisori hanno riscontrato che i piani nazionali non contengono misure che potrebbero danneggiare gravemente l’ambiente, ma che la trasparenza e il follow-up potrebbero essere migliorati, secondo il rapporto.
Dubitare della parità di trattamento
Per valutare i piani nazionali, la Commissione ha fissato “traguardi” e “obiettivi” con ciascuno Stato membro. Gli Stati membri devono ottenerlo per ricevere i pagamenti dal fondo. Le pietre miliari sono criteri qualitativi, gli obiettivi sono criteri quantitativi (ad esempio, il numero di edifici ristrutturati).
La Corte osserva che “alcuni di essi non erano sufficientemente chiari e non coprivano tutte le fasi principali dell’attuazione. Non è stato seguito un approccio coordinato in tutti gli Stati membri”. Pertanto, la parità di trattamento è messa in discussione. “Il numero totale di punti di riferimento e obiettivi varia da 129 per la Germania a 527 per l’Italia e il rapporto tra punti di riferimento e obiettivi varia da 2:3 in Francia a 4:1 in Grecia”.
La Corte si interroga inoltre su come la Commissione ricalcolerà le quote che uno Stato membro può ricevere dal fondo se tale Stato membro non raggiunge completamente una pietra miliare o un obiettivo. I profili di pagamento degli Stati membri erano infatti il risultato dei negoziati e non riflettevano i costi associati alle tappe intermedie e agli obiettivi.
Accesso gratuito illimitato a Showbytes? E questo può!
Accedi o crea un account e non perdere mai nessuna delle stelle.
“Apripista del caffè. Amante certificato della cultura pop. Giocatore esasperatamente umile.”