Chi lavora nel settore privato può richiedere l’indennità per la bicicletta dal 1° maggio.
Entro il 1 maggio al più tardi, tutti i lavoratori del settore privato hanno diritto a un’indennità per la bicicletta. Oggi, i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro hanno concluso un ulteriore contratto collettivo di lavoro presso il Consiglio nazionale del lavoro. Le misure compensative promesse devono ancora essere approvate dal governo, altrimenti il contratto collettivo di lavoro sarà dichiarato illegale, nota l’organizzazione dei datori di lavoro VBO.
Il rimborso è di 0,27 euro al chilometro per chi va e torna dal lavoro regolarmente in bicicletta. Il rimborso vale per una percorrenza massima di 40 km al giorno. L’importo viene indicizzato annualmente. Nulla cambierà per chi ha già diritto all’indennità bicicletta sulla base di un contratto collettivo di lavoro.
L’indennità per biciclette esiste già in molti settori, ma non ovunque. Il sindacato ACV stima che circa il 15% dei dipendenti non ne avesse ancora diritto, “ad esempio nel settore bancario o nel settore del turismo”, afferma Piet van den Bergh del dipartimento di ricerca. In alcuni casi, gli accordi sono stati stipulati a livello aziendale. Questo contratto collettivo integrativo non modifica nulla per i contratti collettivi esistenti, anche se il rimborso è inferiore a 0,27 euro al chilometro.
11% in bicicletta
Oggi, circa l’11% di tutti i dipendenti si reca al lavoro in bicicletta. ACV spera che questo numero aumenti, perché, ad esempio, nel gruppo dei dipendenti che vivono a meno di 5 chilometri dal lavoro, più della metà viene ancora in auto. Il sindacato sottolinea anche gli effetti positivi sulla salute, l’ambiente e gli ingorghi.
Non si sa quanto costerà ai datori di lavoro l’indennità generalizzata per la bicicletta. Il consiglio centrale ha stimato il costo a circa 40 milioni di euro all’anno nel 2019, “ma questo è ancora solo il 2 percento del prezzo di costo delle auto aziendali, o lo 0,02 percento della spesa salariale totale del Belgio”, afferma ACV. Il sindacato indica anche potenziali risparmi per i datori di lavoro, come l’eliminazione dei parcheggi.
Il VBO fa riferimento alle misure compensative promesse dal governo, che devono essere approvate al più tardi entro il 1° maggio. Queste misure compensative (credito d’imposta, editore) sono indispensabili. Altrimenti il contratto collettivo dovrebbe essere considerato illegittimo perché viola la legge sulla competitività e sul margine zero”.
L’organizzazione dei datori di lavoro è lieta che le parti sociali abbiano raggiunto un accordo martedì. Così, hanno dimostrato di poter fare accordi in situazioni economiche complesse. Ora speriamo che il governo onorerà questo accordo.
Non esiste ancora un’indennità generalizzata per le biciclette nel settore pubblico. NAR insiste per estendere questo regolamento, ma non è autorizzato a farlo.
“Esploratore. Imprenditore impenitente. Fanatico dell’alcol. Scrittore certificato. Aspirante evangelista televisivo. Fanatico di Twitter. Studente. Studioso del web. Appassionato di viaggi.”