Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha notificato al Congresso il suo piano di vendere 300 missili Patriot al regime di Riyadh per 3,05 miliardi di dollari.
Il Pentagono non manca di notare che consentirà ai sauditi di ricostituire le “scorte in diminuzione di missili Patriot”. Sono stati usati contro gli attacchi dei droni dai ribelli Houthi nel vicino Yemen in Arabia Saudita, apparentemente a Washington. Dal 2015 in Yemen è scoppiato un sanguinoso conflitto tra le forze governative, sostenute da una coalizione militare guidata da Riyadh, e i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran.
L’annuncio della vendita di armi arriva poco dopo che le Nazioni Unite hanno annunciato la proroga del cessate il fuoco in Yemen per altri due mesi.
Anche gli Emirati Arabi Uniti, alleati dei sauditi nel conflitto in Yemen, possono contare sulle armi americane. Due sistemi THAAD, contenenti 96 missili, saranno consegnati ad Abu Dhabi al costo di 2,25 miliardi di dollari (2,21 miliardi di euro).
Il gruppo americano Raytheon produce il missile Patriots e anche il sistema THAAD è della società americana Lockheed Martin.
“Apripista del caffè. Amante certificato della cultura pop. Giocatore esasperatamente umile.”