Le tartarughe comunicano anche con il suono, proprio come gli anfibi, le lucertole del ponte e i pesci polmone del Sud America. Finora non si sapeva che questi animali utilizzassero segnali sonori per entrare in contatto con determinate specie, ma ora un team internazionale di biologi ha registrato i suoni e li ha correlati al comportamento, ove possibile.
in Connessioni con la natura I ricercatori hanno scritto questa settimana come le loro scoperte gettano nuova luce anche sull’evoluzione della comunicazione vocale in un ampio gruppo di vertebrati: si dice che abbia avuto origine almeno 407 milioni di anni fa.
Anche la tartaruga fa dei rumori, ascolta. Standard
I segnali audio servono una varietà di scopi nel regno animale, dal sedurre un compagno a prendersi cura dei cuccioli o intimidire un nemico. È noto che molti vertebrati affondi producono suoni complessi, ad esempio molti mammiferi, uccelli, coccodrilli e rane. Questi suoni sorgono mentre spingono l’aria dai polmoni lungo strutture come la laringe.
anelli armonici
Ma ci sono anche altri vertebrati con polmoni notevolmente più silenziosi, come lucertole, salamandre e tartarughe, che a volte si pensa non emettano alcun suono, o utilizzino questi suoni solo per difendersi da altre specie animali.
I ricercatori hanno ora effettuato registrazioni audio di 53 di quelle specie animali “silenziose” (50 tartarughe, pesci polmone, lucertole e 1 anfibio). Ciò indica che stanno effettivamente emettendo suoni armonici. Sono stati registrati anche altri suoni, come il tintinnio della coda o la furia dello scudo, ma questi suoni meccanici non erano considerati comunicazione.
Alcune delle tartarughe studiate hanno prodotto fino a 15 diversi richiami, che erano chiaramente correlati alla cura dei giovani, tra le altre cose. Una ricerca bibliografica ha dimostrato che anche altre specie meno rumorose, comprese 29 specie di salamandre, sono in grado di vocalizzare.
Combinando i dati della ricerca sperimentale e della ricerca bibliografica con i dati sulle specie più “rumorose” (tra cui uccelli e rane), i biologi hanno fornito una panoramica di oltre 1.800 vertebrati produttori di suoni con polmoni. Sospettano che la capacità di vocalizzare esista già nell’ultimo antenato comune di tutti quei vertebrati. Visse circa 407 milioni di anni fa.
Oppure, ipotizzano, la comunicazione potrebbe avere un’origine comune con i segnali sonori prodotti dai pesci usando le loro vesciche natatorie e l’uso della comunicazione vocale ha avuto origine all’inizio dell’evoluzione, circa 550 milioni di anni fa.
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