La demenza può essere diagnosticata attraverso una visita oculistica prima che compaiano i primi sintomi. I ricercatori dell’UMC di Amsterdam vedono delle possibilità in tal senso. Hanno scoperto che i pazienti affetti dalla cosiddetta demenza frontotemporale (FTD) presentano anomalie retiniche. Questo collegamento avvicina ulteriormente la diagnosi precoce.
Gli scienziati hanno fatto la loro scoperta esaminando gli occhi di più di cento persone morte a causa di disturbi cerebrali. Finora la demenza frontotemporale poteva essere diagnosticata con certezza solo dopo la morte, verificando se una determinata proteina era presente nel cervello del paziente. Secondo i ricercatori, se la diagnosi potesse essere fatta mediante la scansione degli occhi sulla base di nuove intuizioni, la demenza potrebbe essere rilevata anni prima che compaiano i sintomi.
“Ciò non solo aiuta i pazienti a prepararsi meglio per il futuro, ma apre anche le porte a una partecipazione tempestiva alla ricerca scientifica su nuovi trattamenti e farmaci per la demenza”, ha affermato in una nota il ricercatore Frederik Hart de Ruyter. La sua ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Acta Neuropathologica.
La demenza frontotemporale (FTD) è una forma di demenza che deriva da un danno cerebrale e spesso inizia in età relativamente giovane, di solito tra i 40 e i 60 anni. Secondo Dutch Alzheimer’s, è il tipo più comune di demenza in giovane età dopo il morbo di Alzheimer.
A cura di: Agenzia di stampa nazionale
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