Engagement Arts è stata fondata nel 2017 nell’ambito del progetto Do It Together, un progetto di ricerca e sviluppo del Kunstenpunt Support Center for Visual Arts, Performing Arts e Classical Music. Engagement Arts si occupa principalmente di sensibilizzazione, offre workshop e conferenze sull’etichetta e la sicurezza sul posto di lavoro e riceve un sostegno finanziario nell’ambito del piano d’azione per combattere il comportamento transfrontaliero dell’allora ministro della Cultura Sven Gatz (Open VLD).
Sotto il ministro della Cultura Jean Jambon (N-VA), l’organizzazione ha perso i suoi sussidi e di conseguenza è stata costretta a ridurre le sue attività ed è ora un’organizzazione di volontariato. Ciò è notevole perché tali organi sono più che mai necessari, come è diventato chiaro nelle ultime settimane. “A causa della nostra situazione finanziaria, ora ci rivolgiamo spesso al Centro fiammingo per la segnalazione del comportamento transfrontaliero, che è ancora nella fase di professionalizzazione”, afferma Lemmens. “Vorremmo fare di più, ma non è possibile. Ecco perché ora ci concentriamo principalmente sulla prevenzione. Offriamo conferenze e workshop basati sull’esperienza maturata negli ultimi anni.
Una cannuccia
Prevenzione e sensibilizzazione sono le parole d’ordine del giorno. Dal 1° gennaio la nuova legge sul Welfare at Work impone a ogni azienda con più di cinquanta dipendenti di nominare un consulente di fiducia. C’è una maggiore supervisione da parte del governo, vengono istituiti comitati di sicurezza e prevenzione ed è obbligatoria l’adesione al Servizio di prevenzione e protezione all’estero.
Tuttavia, secondo un recente studio di Mansoura, la sensazione di benessere sul lavoro, sia fisicamente che psicologicamente, sta diminuendo.
“Vediamo che la pressione da parte della società in generale è in aumento”, afferma Marie Lamoral, esperta di salute mentale e consulente in prevenzione a Mansoura. “Tutti i settori che hanno contatti con terzi, come scuole o ospedali, ne soffrono.” Mansoura lavora con Bouzar, De Mont e altri. “Anche nel settore culturale si vede molta pressione per esibirsi, devi sempre fare meglio degli altri per distinguerti. La concorrenza è feroce, il che abbassa la soglia degli abusi.
Mansoura si concentra sulla sensibilizzazione attraverso workshop e conferenze in cui tutti possono esprimere ciò che significano per loro buoni colleghi o manager. Tutto viene esaminato, dal contenuto del lavoro alle condizioni di lavoro fino alla retribuzione. “Lo analizziamo e poi scriviamo una raccomandazione che risponda alla situazione specifica del datore di lavoro”, afferma Lamoral.
È dunque vero che se un dirigente non svolge bene i suoi compiti, la colpa gli ricadrà subito? non esattamente. Ad Ars Musica si vociferava da anni sul comportamento di Bruno Letort, ma questi segnali non sono stati colti o addirittura ignorati. “Ho difficoltà con il cosiddetto ‘processo mediatico’”, dice Anneline Lemmens. “Anche se una lettera così aperta è in realtà la goccia che fa traboccare il vaso, dopo che i tentativi di raggiungere soluzioni attraverso procedure standard sono falliti queste cose contano internamente, perché anche io penso che sia un peccato che il nostro settore adesso sia disprezzato ma si faccia così poco.

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