Karl Poborsky ha rischiato di morire per colpa di una zecca nella barba. Ha svelarlo l’ex calciatore della Lazio stesso, che nel 2016 era stato colpito dalla malattia di Lyme. “Se fossi arrivato in ospedale un giorno più tardi, questa intervista non sarebbe mai uscita”.
Zecca nella barba
L’ex giocatore della Lazio ha raccontato tutto al The Guardian: “Ero in coma indotto. Al mio risveglio, mi hanno chiesto quale fosse il mio nome. Tutti i miei muscoli facciali erano paralizzati, ho trascorso tre settimane in quarantena nella struttura sanitaria sotto potenti antibiotici”.Le cause della malattia rimangono ancora incerte. L’ipotesi più accreditata è che una zecca nella barba gli abbia trasmesso la patologia.
Poborsky, oggi dirigente sportivo, si è lasciato tutto alle spalle. Però ancora ricorda la paura vissuta in quei momenti. “Non potevo mangiare, dovevo tenere gli occhi coperti perché ero molto sensibile alla luce. Ero parecchio spaventato».