Arriva al Senato il disegno di legge ‘salva-arbitri’ targato Movimento 5 Stelle. L’obbiettivo è la tutela dei direttori di gara, spesso vittime di aggressioni durante le partite di calcio o altre competizioni sportive. Il ddl – presentato a Palazzo Madama dal senatore M5S Gianluca Castaldi, ex arbitro di calcio – punta ad “assegnare la competenza al tribunale ordinario, in composizione monocratica, del delitto di lesioni lievi e lievissime” commesso “in occasione di manifestazioni di carattere sportivo”.
681 casi di aggressioni
“L’Osservatorio violenza dell’Associazione italiana arbitri – spiega l’esponente grillino – ha registrato nella stagione 2015/2016 ben 681 casi di violenza a danno dei direttori di gara. Un simile bollettino di guerra è purtroppo completamente opposto ai valori positivi che lo sport può e deve trasmettere”.
“Per questo ho presentato un ddl che garantisce maggiori tutele agli arbitri vittime di violenza. Diamo la competenza al tribunale ordinario del delitto di lesioni lievi e lievissime, avvenuto nel contesto di una gara sportiva. In questo modo saniamo le lacune della situazione attuale, a causa della quale l’arbitro vittima della violenza rischia non solo di non ottenere il giusto risarcimento, ma neppure il rimborso delle spese legali”.
Il disegno di legge
I pentastellati auspicano “un celere esame del presente disegno di legge, volto a correggere un vulnus di carattere ordinamentale, con lo scopo di dotare gli ufficiali di gara oltraggiati con la violenza fisica, mentale e morale di uno strumento ulteriore di tutela giurisdizionale: effettivo, efficace e concreto”.
Recentemente la Figc è intervenuta per rispondere ai tanti casi di violenza sugli arbitri degli ultimi mesi, annunciando un inasprimento delle sanzioni. Per la prima volta, si legge in un comunicato del 7 dicembre, la Federazione “ha provveduto a disciplinare nel dettaglio, attraverso l’introduzione di un apposito articolo del Codice di Giustizia, la casistica delle condotte violente, aumentando in maniera significativa i minimi edittali di squalifica ed inibizione (minimo 1 anno per violenza senza referto medico e minimo 2 anni per i casi di violenza con referto medico). Allo stesso tempo è stata colmata una lacuna presente nel Codice, fissando i minimi edittali anche per tecnici e dirigenti, non solo per i calciatori, prima non espressamente richiamati dalla normativa”.
Il commento di Salvini
Sulla questione è intervenuto anche il Ministro dell’Interno e Vicepremier Matteo Salvini, che a novembre ha incontrato al Viminale il presidente dell’Aia Marcello Nicchi e il presidente Figc Gabriele Gravina proprio per trovare una soluzione al problema.
“Siamo di fronte a un’emergenza educativa. Farò tutto il possibile per riportare disciplina, regole, ordine, rispetto buona educazione e sanzioni nei campi di calcio. C’è un lavoro da fare per riportare i fondamenti dell’educazione e senso civico. Bisogna sanzionare delinquenti che picchiano centinaia di arbitri ogni anno nei campionati minori”.