Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ha commentato in un video messaggio il report settimanale Iss-ministero Salute. “Anche se migliore rispetto ad altri Paesi, la situazione epidemiologica italiana merita molta attenzione”.
Le parole di Rezza
“Bisogna che la popolazione continui a mantenere comportamenti prudenti e bisogna essere molto attenti e intervenire rapidamente per identificare eventuali focolai, in modo da poterli contenere prontamente. Dal report emerge che il numero dei casi tende ad aumentare rispetto alla scorsa settimana, Rt resta intorno a uno, ma supera l’unità in diverse Regioni, si abbassa l’età delle persone colpite da Covid e diversi focolai sono presenti sul territorio nazionale, molti dei quali innescati da casi importati”, ha concluso.
Le parole di Speranza
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato ha parlato con toni che lasciano ben sperare. “Il giudizio è positivo sulla prima fase di riaperture, e da qualche settimana abbiamo una sostanziale stabilità dei contagi. “Il virus circola, ci sono cluster che emergono, ma il sistema di prevenzione sul territorio ci mette in condizione di intervenire. Ora occorre farlo con grande rapidità. Il percorso delle riaperture continuerà sulla linea della prudenza e con rigore, perché”non esiste il rischio zero. Le tre regole essenziali devono essere patrimonio di tutti”: distanziamento di un metro, igiene delle mani e mascherine. Nel prossimo Dpcm faremo ripartire alcune attività, come le attività fieristiche e le navi da crociera”.
Scuole
“Le scuole riapriranno e riapriranno tutte. Il nostro obiettivo è che riaprano in piena sicurezza. Riterremo il lockdown definitivamente chiuso nel nostro Paese solo nel giorno in cui tutte le scuole di ogni ordine e grado, senza differenza, potranno riaprire. Chiuderle è stata, anche sul piano personale, la scelta più difficile da fare, ma purtroppo indispensabile. Con la Commissione europea stiamo lavorando per chiudere contratti con tutte le grandi aziende impegnate nella ricerca di un vaccino. L’Italia fa parte del gruppo coinvolto in questa operazione, mirata a far sì che, non appena un’azienda ci dovesse dare notizie positive, si possa intervenire per assicurare il candidato vaccino ai cittadini europei“.