Maria Rita Gismondo, direttrice di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze del Sacco, teme la fase 2.
Le parole della Gismondo
“Sento che le aziende che stanno ripartendo sono molto attente. Tutti hanno capito che non attenersi alle misure di sicurezza significa farsi del male. Sono però i trasporti pubblici la grossa preoccupazione. Risalita dei contagi? E’ probabile che ci sia un’inversione di rotta. Ma intervenendo tempestivamente non ritorneremo al punto zero. Non credo che la gente possa osservare sui trasporti la misura consigliata di almeno un metro di distanza dagli altri. E’ vero che si è sviluppata più consapevolezza e che la responsabilità personale è maturata però ci sarà anche la paura di non arrivare in tempo al lavoro, il timore di perderlo, e la preoccupazione è che tra dubbi vari le persone finiscano per derogare alle misure di sicurezza e che in troppi si ritrovino l’uno accanto all’altro. Mi auguro di no, ma questo è veramente il punto debole nelle grandi città”.