La scadenza per i vaccini a scuola si avvicina, ed è il 31 ottobre. Entro questa data, secondo quanto stabilito dalla Legge Lorenzin, i dirigenti scolastici sono tenuti a comunicare alla Asl quali sono le classi con più di due bambini non vaccinati.
Cosa succederà dopo il 31 ottobre
Dopo questa comunicazione scatteranno le multe per i genitori degli studenti tra i 6 e i 16 che non hanno vaccinato i figli. Infatti, se dopo la sollecitazione della Asl non provvederanno a vaccinare i figli, rischiano multe tra i 100 e i 500 euro. E nei casi più gravi, il giudice potrà disporre l’affievolimento della responsabilità genitoriale del genitore che si rifiuta di far vaccinare il figlio.
Potrebbe infatti verificarsi la situazione in cui i due genitori siano in disaccordo tra loro sulla scelta di far vaccinare il proprio figlio. In quel caso, secondo quanto spiegato all’AdnKronos dall’avvocato Lorenzo Puglisi, “prevale l’avviso del genitore favorevole, il quale è libero di vaccinare il figlio in conformità agli obblighi di legge”.
I vaccini obbligatori a scuola per la legge Lorenzin
I vaccini obbligatori, secondo la Legge Lorenzin, sono dieci: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Sono esonerati dall’obbligo i bambini che sono stati già ‘vaccinati’ a seguito di malattia naturale. Questo però solo nel caso in cui quando vi sia una certificazione in tal senso del medico curante. Oppure, in caso di accertato pericolo per la salute in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate.
I bambini sotto i 6 anni che risultino non vaccinati non possono accedere alle scuole d’infanzia. Dai 6 ai 16 anni invece non vengono esclusi dalla frequenza scolastica ma i genitori rischiano multe.