I Carabinieri del Nas hanno eseguito provvedimenti di chiusura, e anche di sospensione di attività, a 52 strutture sanitarie. Il valore ammonta a oltre 16 milioni di euro e la decisione è scaturita in seguito ad alcune irregolarità igieniche e strutturali. Stando a quanto riportato dall’AdnKronos sono state eseguite delle ispezioni su strutture e centri privati che si occupano di fornire prestazioni mediche.
Ambulatori e studi sotto indagine
Su un campione di 607 studi professionali medici, ambulatori e poliambulatori, sono state riscontrate irregolarità per il 28% di esse (172). Sono 341 le violazioni penali e amministrative e oltre 200 i medici e professionisti del settore denunciati. Le sanzioni inflitte, in totale, ammontano a 193mila euro. Migliaia le confezioni di medicinali scaduti riscontrate oltre alle apparecchiature risultate essere non regolari.
La centrifuga del sangue senza le autorizzazioni
I Nas, inoltre, hanno riscontrato una procedura denominata che risulta essere priva delle necessarie autorizzazioni. In sostanza il modus operandi era quello del prelievo del sangue dai pazienti per poi dare vita alla «reinfusione dopo averlo lavorato e concentrato per mezzo di apparecchiature denominate centrifughe del sangue». L’esecuzione, infatti, in assenza di una corretta preparazione e prassi clinica, può comportare infezioni ai pazienti anche di grave entità.