La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta ad Agora’ su Rai3. “Essere accusati di ritardi è ingiusto. In due mesi consegneremo 2,4 milioni di banchi. Arcuri sta lavorando e tanti banchi sono già arrivati. Via via arriveranno altri e a settembre la scuola primaria sarà quasi tutta coperta”.
Le parole della Azzolina
“Abbiamo lavorato per trovare nuovi spazi e garantire il distanziamento di un metro. Se c’è il metro di distanziamento, e stiamo lavorando affinché il 100% degli studenti si possa distanziare, al banco la mascherina si può abbassare e si deve utilizzare nei momenti di dinamicità, quando c’è movimento. Nelle situazioni statiche in cui si è distanziati, la mascherina si può abbassare. Siamo l’unico Stato che fornirà 11 milioni di mascherine al giorno a personale e studenti”.
Scuola
“Esiste un protocollo per i casi sospetti, ed è già stato applicato in un istituto paritario romano”. Lo studente in questione viene accompagnato in uno spazio ad hoc predisposto all’interno della scuola, vengono chiamati immediatamente i genitori e si mettono studente e genitori in contatto con il Dipartimento di prevenzione territoriale. In caso di positività al tampone, si tracciano i contatti e si decide quanti e chi devono entrare quarantena: nel caso di Roma, inizialmente sembrava che la quarantena dovesse riguardare 60 persone, che in realtà sono scese a 9. Naturalmente, lo studente in quarantena continua a fare la didattica a distanza da casa. Per i genitori dei bimbi più piccoli, che non possono essere lasciati soli, ho chiesto l’attivazione di strumenti come i congedi straordinari e il diritto allo smart working”.
Salvini
“Sono diventato il suo pane quotidiano, vorrei chiedergli se lui si è impegnato a collaborare un po’ sulla ripartenza delle scuole o se ha usato il tema come una clava elettorale, terrorizzando famiglie e studenti. Ma ce l’ha una coscienza o ha solo gettato nel panico studenti e studentesse? Negli altri Paesi le opposizioni hanno collaborato con il Governo. Sono sicura di aver lavorato in scienza e coscienza facendo tutto quello che era possibile, io e tutti quelli che hanno lavorato con me. Non saprei che cosa fare di più, ma si può sempre fare meglio“, ha concluso la Azzolina.