Il governatore della Liguria Giovanni Toti è contrario all’uso della mascherina durante le lezioni. Lo ha ribadito in un post su Facebook. “Mancano 20 giorni all’inizio della scuola e ancora si naviga nel buio dell’inconcludenza di questo governo, che ha avuto mesi per decidere per poi ritrovarsi all’ultimo senza soluzioni”.
Le parole di Toti
Risposte chiare e immediate. È quello che le Regioni, compatte come sempre sui temi che riguardano la vita delle persone, chiedono all’esecutivo per la riapertura delle scuole. Le famiglie, il personale scolastico e i nostri bambini e ragazzi meritano di sapere e di riprendere l’anno scolastico. Ecco cosa chiederemo domani al Governo in un incontro richiesto dai presidenti: i tempi dell’assegnazione del personale aggiuntivo (docenti e Ata) di cui ci è stato assicurato il raddoppio i tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine (che serviranno comunque per le situazioni in movimento degli alunni). Noi diciamo no all’uso della mascherina durante la lezione ma il governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l’ha ancora fatto”, ha dichiarato Toti.
Le parole di Crisanti
Il professor Andrea Crisanti ha parlato in vista della riapertura delle scuole. “E’ chiaro che 37,5 è una soglia del tutto inadeguata per i giovani, andrebbe portata a 37,1 visto che i giovani sono spesso asintomatici. “Per contrastare la diffusione del coronavirus la febbre va misurata a scuola con strumenti uguali per tutte le scuole. Non credo che le misurazioni in 8 milioni di famiglie possano dare un risultato univoco con misurazioni in bocca, sotto l’ascella… E’ chiaro che 37,5 è una soglia del tutto inadeguata per i giovani, andrebbe abbassata e portata a 37,1-37,2 visto che i giovani sono spesso asintomatici. Servirebbero anche sistemi automatici per verificare contestualmente il corretto utilizzo della mascherina: ci sono strumenti che eseguono entrambe le operazioni in un secondo. Aspettarsi che gli alunni rispettino un metro di distanza è un’aspirazione che non verrà rispettata”.
Le parole della Azzolina
Amaro sfogo su Facebook della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, postando anche gli insulti sessisti rivolti a lei su un gruppo leghista. “Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi. È e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola. Educando le nuove generazioni al rispetto dell’altro, uomo o donna che sia, al pensiero critico, allo scambio di idee fatto con i contenuti e non con la volgarità. Provo molta pena per chi si esprime in questo modo e per chi alimenta questo tipo di reazione, parlando solo alla pancia e mai alla testa delle persone. È un sistema che va combattuto ed è lapalissiano che la scuola sia il naturale antidoto”, conclude Azzolina.