Amaro sfogo su Facebook della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, postando anche gli insulti sessisti rivolti a lei su un gruppo leghista.
Le parole della Azzolina
“Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi. È e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola. Educando le nuove generazioni al rispetto dell’altro, uomo o donna che sia, al pensiero critico, allo scambio di idee fatto con i contenuti e non con la volgarità. Provo molta pena per chi si esprime in questo modo e per chi alimenta questo tipo di reazione, parlando solo alla pancia e mai alla testa delle persone. È un sistema che va combattuto ed è lapalissiano che la scuola sia il naturale antidoto”, conclude Azzolina.
Scuola
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha parlato in un’intervista alla trasmissione ‘In Onda’ di La7 della situazione legata alla scuola. “L’apertura delle scuole è un dovere morale, lo dobbiamo ai cittadini: è una priorità per il Paese e per il governo. La scuola ha dato tantissimo nei mesi scorsi, adesso bisogna riaprire garantendo massima sicurezza a studenti e personale scolastico. Non è un diritto barattabile quello all’educazione. E’ un’emergenza assoluta, dobbiamo riaprire. Sta a noi dare dei messaggi e regole chiare poche misure affinché i nostri figli non solo possano tornare a scuola, ma farlo in sicurezza. Il contagio zero non esiste, ma noi abbiamo pensato e protocolli e regole che servono a ridurlo al minimo”.
Apertura
“L’apertura non è a rischio. Abbiamo il dovere morale di riaprire tutte le nostre scuole, è una priorità del Paese e una priorità assoluta del governo. Certamente è un’operazione molto complessa, lavoriamo da settimane, ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata’ La mascherina è uno strumento di protezione importante e noi ne distribuiremo 11 milioni al giorno in tutte le scuole. Noi abbiamo fatto dei lavori nelle scuole. Abbiamo allargato le aule, abbiamo cercato ulteriori spazi affinché là dove sia garantito il metro di distanziamento gli studenti, da seduti, possano abbassare la mascherina. Quest’anno stiamo assumendo a tempo indeterminato fino a 100mila persone tra docenti e Ata, ulteriori 70mila a tempo determinato e abbiamo digitalizzato le procedure. Questo renderà tutto il sistema più veloce affinché a settembre si riparta”, ha concluso.