Appello di Papa Francesco, contenuto nel messaggio inviato al governatore di Hiroshima in occasione del 75° anniversario dello sgancio della bomba atomica sul Giappone. “Perché la pace fiorisca tutti devono deporre le armi, soprattutto le più potenti e distruttive, come quelle nucleari. Possono paralizzare e distruggere città e interi Paesi. L’uso dell’energia atomica per scopi bellici è immorale. Così come è immorale il possesso di armi nucleari. Possano le voci profetiche dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki continuare a servire da monito per noi e per le generazioni future”.
Le parole del Papa
“Ricordo di aver avuto il privilegio di poter venire di persona nelle città di Hiroshima e di Nagasaki, durante la mia visita apostolica nel novembre dello scorso anno in Giappone, nel corso della quale ho visitato il Memoriale della Pace di Hiroshima e il Parco dell’Ipocentro di Nagasaki”, ha concluso.
Le parole di Mattarella
Ne ha parlato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il bombardamento atomico di Hiroshima vide l’umanità apprendere in pochi secondi l’esistenza di strumenti di autodistruzione totale. Le due città giapponesi sono tutt’oggi un monito costante a mantenere e sviluppare ulteriormente quel sistema di istituzioni ed accordi –con le Nazioni unite al centro– creato dopo la Seconda Guerra Mondiale per garantire a tutti pace e sicurezza durature. L’architettura internazionale per il disarmo e la non proliferazione è una componente importantissima di tale sistema. Ogni sua violazione rappresenta un passo verso l’olocausto nucleare”.
Nucleare
“L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda il responsabile coinvolgimento di ogni Stato. L’agenda internazionale non può prescindere da questo traguardo. Rendere omaggio alle innumerevoli vittime di quei tragici eventi e ai moltissimi che, sopravvissuti ai bombardamenti, subirono gli effetti devastanti delle radiazioni, significa impegnarsi per creare un mondo pacifico per adempiere la promessa incisa sul cenotafio di Hiroshima. ‘Non ripeteremo l’errore'”. Così ha concluso Mattarella.