Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi hanno scritto una lettera aperta al premier Giuseppe Conte pubblicata sul Sole24ore. “Oggi il governo ci chiede ancora una volta di consentire, in Parlamento, un nuovo scostamento di bilancio. Una misura grave, di fronte alla quale ancora una volta siamo pronti a fare la nostra parte, ma questa volta, signor Presidente del Consiglio, non lo faremo al buio. Non consentiremo che le risorse degli italiani, il denaro dei nostri figli, venga sperperato in operazioni assistenziali o addirittura clientelari mentre il Paese soffre”.
Le parole di Salvini, Meloni e Berlusconi
”Lei, Presidente Conte, finora non ha parlato su come l’Esecutivo intenda impiegare queste nuove ingenti risorse. Ci aspettiamo che il Governo lo faccia in aula e sulla base di questo l’opposizione unita deciderà come comportarsi. Lo decideremo in base alla disponibilità ad accogliere alcune proposte che consideriamo imprescindibili, per restituire una speranza alle categorie economiche in difficoltà. Riteniamo necessario che in ambito fiscale si intervenga con almeno due linee di azione. Prendiamo atto con profondo disappunto del fatto che le proposte di ‘anno bianco fiscale’ avanzate in varie forme dal centrodestra sono state tutte respinte. Anche se alla luce degli scostamenti approvati sarebbero tutte state fattibili”.
Conclusioni
”Signor Presidente del Consiglio, il centro-destra è un’opposizione seria e coerente. Pone sempre al centro del proprio agire politico l’interesse dell’Italia e degli italiani. Lo facciamo anche oggi, avanzando proposte concrete, fattibili, di efficacia immediata. Sarà in quella sede che ascolteremo le risposte del Governo. Se saranno positive e convincenti, lo scostamento di bilancio avrà il nostro voto, al di là di ogni valutazione politica sul governo, che naturalmente rimane immutata. Se invece dalla risposta che verrà data alle Camere ci renderemo conto che il voto che ci viene chiesto è destinato ad avere effetti costosi e improduttivi, funzionali soltanto alla ricerca del consenso per i partiti della maggioranza, in questo caso sarà proprio l’interesse nazionale ad impedirci di votare lo scostamento. Ci auguriamo di non dover arrivare a questo, per il bene dell’Italia“. Termina così la lettera.