A una settimana dalle elezioni regionali in Emilia Romagna, torna a parlare Giambattista Borgonzoni, il papà della candidata leghista. “Donna capace, visto anche che nella Lega deve difendere l’indifendibile”, dice di sua figlia, trasformando la questione politica in un dramma familiare.
Papà Borgonzoni poi si è augurato che “Lucia becchi soltanto una benevola lavata di capo e magari, se vince, impari a governare l’Emilia, gioiello che merita rispetto”.
Su Salvini? “Con lui assistiamo all’affermazione mediatica e politica del falso percepito che diventa vero, ed è incredibile quanto risulti simile al ministro della Paura, personaggio di Antonio Albanese, comico a cui il bolso ex ministro dell’Interno, con quel fraseggio angosciante e ricorrente, dovrebbe quasi quasi pagare le royalties”.
L’agguerrito Giambattista, però non risparmia critiche nemmeno al Pd: “Ho visto quello che un tempo era un grande partito ridotto a una specie di brutto anatroccolo”. Ha “smesso di occuparsi degli ultimi. E, nella totale mancanza di futuro, magari poi gli ultimi vanno a nutrirsi di illusioni vendute da chi, come Salvini, dall’altro lato, dà corpo alle peggiori paure in tempi in cui l’ascensore sociale è rotto”.