Il commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni ha commentato l’attuale situazione in Libia. Ha innanzitutto affermato la necessità che non ci siano “attori esterni” a intervenire nella contesa. L’Ue, afferma, sta lavorando per evitare che la situazione sia definitivamente compromessa e invita a “non schierarsi da una parte o dall’altra”.
“L’ambizione della nuova Commissione europea a svolgere un ruolo internazionale è decisiva per evitare di trovarsi di fronte a fatti compiuti”, continua, riferendosi alla situazione in Libia o in Iran. L’ex premier e ministro degli Esteri italiano ha poi dichiarato che le politiche dei porti chiusi di Salvini hanno contribuito a far precipitare nell’instabilità Tripoli. Questo in quanto hanno trascurato “il sostegno economico e umanitario” necessario alla Libia.
Infine: “L’intenzione della nuova Commissione di svolgere un ruolo geopolitico, come l’ha definito Ursula von der Leyen, trova drammatiche conferme di necessità in questo inizio 2020. Dobbiamo evitare che la realtà geopolitica sia più veloce della nostra ambizione e dunque questo complicato obiettivo deve essere accelerato. Nel Mediterraneo e in Medioriente il problema è chiaro: la riduzione della presenza americana e della sua leadership multilaterale crea un vuoto che, se non acceleriamo, rischia di essere riempito da attori con media ambizione imperiale e in conflitto tra loro”.