Lotta aperta tra il Movimento 5 Stelle e Gianluigi Paragone. L’ex attivista pentastellato, espulso l’ultimo giorno del 2019, ha annunciato la presentazione del ricorso contro il provvedimento disciplinare. Sulla questione si è espresso il giornalista: «Ho conferito il mandato al mio avvocato, Eugenio Piccolo, che ci darà una mano molto volentieri. Ho fatto il ricorso davanti al collegio dei garanti. Poi, se dovesse venire rifiutato, a quel punto impugnerò l’espulsione davanti al giudice ordinario chiedendo una procedura d’urgenza».
Paragone e Movimento 5 Stelle, si è solo all’inizio
Di fatto Paragone si è opposto al collegio dei probiviri per la decisione intrapresa. «Mi si contesta di avere negato la fiducia al Governo. Ho firmato per il rispetto del programma M5S. Il codice etico mette il programma davanti a ogni altra cosa». E su Di Maio invece non arrivano di certo parole dolci. «Se l’ho sentito in questi giorni? No, è parte in causa, non è in grado di reggere il confronto con me. Il casino lo ha combinato Di Maio, è lui che ha dato l’ordine di espellermi».