Una puntata molto discussa quella di Report sui legami tra Russia e Lega andata in onda lunedì. Ad aggiungersi al coro di proteste sarebbero stati alcuni membri del Cda della Rai, che durante una riunione si sarebbero scagliati contro Report per la mancanza di par condicio nell’inchiesta su Moscopoli.
Rai contro Report: la riunione del Cda
La trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci è finita sul tavolo di discussione del Cda Rai, dopo la loro inchiesta sui presunti finanziamenti russi alla Lega.
Il Consiglio si è riunito nella giornata di oggi a Roma, e secondo quanto appreso da La Repubblica, si sarebbe spaccato in due sulla puntata andata in onda in prima serata. Da un lato si sarebbero schierati i due consiglieri Igor De Biasio e Gianpaolo Rossi (rispettivamente membri di Lega e Fratelli d’Italia). Entrambi avrebbero accusato il programma di aver violato le leggi sulla par condicio. In particolare, i due consiglieri si riferirebbero alla norma che vieta ai mezzi di comunicazione di parlare di politica in prossimità delle elezioni. Un chiaro riferimento alle regionali che si svolgeranno in Umbria domenica 27 ottobre. A questo, si sarebbe anche aggiunta la critica di De Biasio su alcuni contenuti della trasmissione.
Rai spaccata su inchiesta Moscopoli: la reazione del Pd
Non si è fatta attendere la reazione di alcuni membri del governo, che commentando la posizione della Rai contro la puntata di Report su Moscopoli, si sono schierati a favore dei giornalisti. In particolare, il deputato democratico Emanuele Fiano ha dichiarato al quotidiano: “Sembra che i membri di destra del cda Rai, invece di preoccuparsi del baratro degli ascolti in alcuni programmi ideati e lanciati nel corso della stagione sovranista, perdano tempo a censurare l’informazione di Report. Che ha semplicemente divulgato i pericolosi intrecci di affari intorno a Salvini. Fatti di cui Salvini – ricorda Fiano – ancora non ha fornito risposte in parlamento e per i quali abbiamo presentato interrogazioni parlamentari. Salvini la smetta di scappare, giù le mani da report“.