Il Premier Giuseppe Conte si è recato ad Accumoli, uno dei paesi più colpiti dal terremoto del sisma risalente al 24 agosto 2016. “Sono venuto qui a incontrare le delegazioni dei cittadini del cratere. Lo avevo annunciato, come prima uscita, e non è una passerella ma la ricerca di soluzioni concrete. I problemi li conosciamo, li abbiamo affrontati e ora analizzeremo le criticità, tenendo presente che per la ricostruzione serviranno degli anni, non uno o due”.
Conte in visita ai terremotati
“Cito -ha poi proseguito Giuseppe Conte – una criticità per tutte: le istanze per la ricostruzione privata che procedono molto lentamente. Questo è dovuto a diverse cause. A volte perché trattandosi di seconde case può non esserci un reale interesse alla ricostruzione, ma molto spesso vi sono procedure burocratiche complesse che rallentano il processo. Però dobbiamo iniziare a dire a tutta la popolazione interessata che a dicembre 2019 scadono i termini per la presentazione delle domande, in particolare per i danni lievi. Chi è interessato si deve attivare”.
“Paradossalmente – ha concluso il Premier- la prospettiva di un’ulteriore proroga rallenta tutto. Noi dobbiamo definire esattamente il perimetro della ricostruzione, per accelerare: chi è interessato e chi no. Quindi lo voglio dire a nome del governo: il governo non è intenzionato a dare ulteriori proroghe, faccio un appello pubblico, in modo che tutti siano messi nelle condizioni di adoperarsi entro dicembre. Non concederemo ulteriori proroghe”. In ogni caso, il governo intende dotarsi di un “modello normativo per la ricostruzione da utilizzare una volta per tutte”