Il leader della Lega Matteo Salvini torna a parlare della Tav nel corso di un comizio a Colico, in provincia di Lecco. E le parole che usa non lasciano spazio ad interpretazioni: “Mercoledì c’è una mozione del M5S contro la Tav. Chiunque dirà no alla Tav stia bene attento perché metterà a rischio il governo“. E continua poi con un attacco agli alleati di governo, in cui, spiega, “c’è una pessima componente di sinistra”.
Il parere di Salvini sulla Tav
“A furia di far niente il Paese è fermo. Io voglio un Paese in cui le infrastrutture partono a manetta. Su questo i nodi verranno al pettine”, promette poi. Quindi rincara la dose: “Sono stufo degli attacchi quotidiani degli alleati di governo. O si parla di meno e si lavora di più o la pazienza finisce“.
La riforma della Giustizia
Ma di “nodi” che devono venire al pettine ce ne sono anche altri, e tra questi la Riforma della Giustizia, un altro dei temi scottanti che tiene banco in questi giorni. E anche su questo punto il leader del Carroccio non risparmia le critiche: “Una bozza che è poca roba. Ma in un Paese civile c’è la certezza della pena e non sconti di pena e attenuanti”.
Voto anticipato
Sulla questione del voto anticipato mantiene una linea cauta, nonostante un recente sondaggio abbia messo in luce che il 72% degli italiani vorrebbe tornare a votare. Per Salvini, “dipende se c’è una maggioranza. La Lega c’è ed è compatta e vuole fare cose per questo Paese. Se altri sono divisi e hanno difficoltà, è un problema”. E aggiunge:“Poi vediamo come vanno le votazioni sul decreto Sicurezza e sulla Tav“. Infatti, dice tornando al sulla questione Tav, “se un pezzo di maggioranza vota per bloccare un’opera così importante, è un problema. Vediamo domani sul decreto Sicurezza se c’è una maggioranza o no”.