Procedura di infrazione in vista per l’Italia. L’ha chiesta la Commissione europea, per il debito pubblico del nostro Paese degli anni 2018, 2019 e 2020, con buona pace di Di Maio che su Facebook dichiarava “Ora si parla tanto di questa possibile procedura di infrazione e sapete cosa riguarda? Riguarda il debito prodotto dal Partito Democratico nel 2017 e 2018“. Come se Reddito di Cittadinanza e Quota 100 non avessero sollevato già i dubbi dell’Unione europea in quanto ai costi.
Procedura di infrazione, Salvini ribatte
Ma sulla procedura infrazione, chi è sicuro su come si debba agire è Matteo Salvini, che da un comizio a Foligno spiega la sua idea con una metafora. “Se io ho mio figlio ha fame e mi chiede ‘papà dammi da mangiare’, e Bruxelles mi dice ‘No Matteo, le regole europee ti impongono di non dare da mangiare a tuo figlio’, secondo voi io rispetto le regole di Bruxelles o do da mangiare a mio figlio? Per qualcuno dovrei rispettare le regole di Bruxelles. Secondo me viene prima mio figlio. E i miei figli sono 60milioni di italiani”.
Per il Vicepremier, “L’Italia è un Paese sano e l’economia italiana è sana. Ci sono delle regole da aggiornare e rivedere”, certo. Ma “aumentare le tasse in Italia in questo momento è l’ultima cosa che una persona normodotata e intelligente farebbe: aumentare l’Iva, tassare la casa…”. Certo, che poi l’aumento dell’Iva sia stato confermato dal Ministro dell’Economia del suo stesso Governo appare quasi un paradosso.
La fiducia di Salvini verso Conte
E durante Otto e Mezzo ribadisce che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha la sua piena fiducia per quanto riguarda la trattativa con Bruxelles. Ma aggiunge: “Ovviamente, il voto degli italiani chiede un cambio di marcia in Europa. Basta guardare i numeri. Noi vogliamo gentilmente chiedere all’Europa di usare per gli italiani i soldi degli italiani sotto forma di diminuzione delle tasse”.