L’esponente della Lega, Matteo Salvini, ha violato il silenzio elettorale. Il caso specifico non riguarda interviste o comizi ma il poter sfruttare i social network. Condivisioni di alcuni post che dicono e non dicono per lanciare chiari messaggi agli elettori. Tutto questo, in aggiunta, sfruttando i regolamenti che al momento non si sono espressi sulla questione dei social e di Internet.
Cosa ha fatto Salvini il giorno prima delle elezioni europee
Il primo elemento riguarda un messaggio riferito all’invasione islamica in Svezia. Salvini, di fatto, ha condiviso il servizio del Tg2 il quale parla di Eurabia. Nel lancio del post un messaggio che si riferisce a Oriana Fallaci: «Non vogliamo fare la fine della Svezia, questa non è integrazione! NO ALL’EURABIA. Oriana, guardaci da Lassù».
La legge sul silenzio elettorale
Per finire, come si vede dalla foto di copertina, un invito a votare Lega domenica 26 maggio in vista delle elezioni europee. In realtà non esiste una regolamentazione sui social network visto che, allo stato attuale, la norma non li introduce come mezzi per fare propaganda. Ma vi è un motivo per tutto ciò.
Il testo della legge è del 1956 e ha subito una modifica nel 1984. Esso, ovviamente, non prende in considerazione Internet e i social. Ed ecco qui che, invece, c’è chi è pronto ad approfittarne. Sarebbe ora che vi sia una legge che introduca, come giusto che sia, i social e Internet come mezzi per fare propaganda.