Nuove nuvole si addensano sopra il Viminale e sopra le sedi della Lega, distribuite un po’ in tutta Italia. L’Espresso ha lanciato la bomba: dopo lo scandalo dei 48,9 milioni di euro da restituire allo stato, sarebbero spariti dalle casse del patito guidato da Salvini altri 3 milioni. I soldi sarebbero scomparsi tra il 2016 e il 2018, intascati da alcuni uomini vicini al Vicepremier.
L’Espresso ha analizzato i conti, spulciato i documenti, letto carte su carte. Questo gli avrebbe permesso di individuare tutti i movimenti di alcuni fondi passati (forse) attraverso società private per poi essere versati sui conti personali di alcuni membri vicini a Salvini.
L’Espresso accusa ancora la Lega
Questi fondi sarebbero passati sui conti anche di alcune imprese lombarde. E l’Espresso fa un esempio. La fondazione Lombardia Film Commission avrebbe acquistato con i soldi della Regione un edificio da poco comprato dalla società Andromeda. Questo stabile sarebbe stato rilevato dalla società per 400mila euro, ma la fondazione l’avrebbe acquistato alla cifra di 800mila euro.
Lo scarto sarebbe quindi finito in società i cui collaboratori sarebbero uomini fedeli a Salvini. Tra di loro, tra l’altro, ci sarebbe nientemeno che Alberto Di Rubba, amministratore dei conti della Lega alla Camera.