Seduta molto poco a tema con San Valentino, quella di oggi alla Camera, con il presidente Fico che si è visto arrivare addosso un fascicolo lanciatogli da alcuni esponenti del Pd che abbandonavano la seduta e che lui avrebbe accompagnato nel gesto aventiniano con un ironico “Arrivederci”.
La seduta infuocata
E’ successo un po’ di tutto nella seduta odierna a Montecitorio, una seduta nel corso della quale ci si è scordati perfino di cosa fosse al centro del contendere, da quanto il contendere stesso ha preso la mano dei presenti.
Non è la prima volta, non sarà l’ultima e non è bello. Mai. Breve cronistoria dell’accaduto volutamente senza accennare al merito della vicenda, che purtroppo in Italia appare superfluo sempre più: in aula sta parlando il dem Gennaro Migliore.
Mentre il discorso del deputato va avanti il grillino Giuseppe D’Ambrosio si alza e mima il gesto delle manette. A quel punto scoppia Casamicciola: Enrico Borghi ed Emanuele Fiano del Pd si fanno venire le convulsioni in un’aula sempre più rumoreggiante e chiedono a Roberto Fico, che della Camera è presidente, di prendere provvedimenti. Fico lo fa. Anzi no, anzi si, ma non con piglio e cifra voluti dai dem. “Si limita” infatti ad un richiamo verbale.
“Arrivederci”
Casamicciola diventa La Guerra dei Mondi, con i deputati dem che iniziano ad alzarsi e fanno per abbandonare l’aula. La ciliegina ce la mette lo stesso Fico, che perde il proverbiale aplomb e saluta gli aventiniani con un sardonico “Arrivederci”.
Silenzio, poi ancora processione verso l’uscita governata dai commessi e, dal mucchio, infido e greve, parte il proiettile: un fascicolo palombeggia per mezza aula e va ad abbattersi addosso al Presidente della medesima. Tiè.
Fico incassa, poi sospende la seduta e, a seguire in marea etica montante capisce che l’Istituzione lì è lui e chiede scusa per quel saluto ironico, precisando che sì, lui i questori li aveva avvisati ma che quella esortazione poteva risparmiarsela. Game over e alla prossima.