Dopo il ritiro a novembre di una mozione, presentata da Forza Italia, sulla/contro la legge 194 in Consiglio Comunale a Milano, la destra (estrema) ci riprova in Municipio 5, il parlamentino locale di uno spicchio di città che va dal Ticinese al confine con Rozzano.
Sarà infatti presentata questa sera (ore 19, viale Tibaldi 41) nella commissione Politiche Sociali, Famiglia, Educazione ed Istruzione una mozione dal titolo “Progetto di informazione alle donne sui danni provocati dall’aborto”. Prima firmataria Roberta Perrone, consigliera eletta nella Lega Nord e passata a Forza Nuova l’anno scorso.
La mozione richiede al presidente del Municipio 5, al presidente del Consiglio del Municipio 5, all’assessore allo sport tempo libero e politiche della salute del Municipio 5 e ai presidenti delle commissioni consiliari competenti di “adoperarsi perché venga fatta un’importante campagna informativa riguardo tutti i danni ed i problemi alla salute e psicologici che una donna può incorrere con l’interruzione di gravidanza così da tutelare sia la vita della madre che del nascituro”.
L’iter prevede che dopo il passaggio in Commissione la mozione sia discussa e votata in Consiglio. Non è ancora nota la data.
Al di là del cattivo italiano, il vero intento della mozione è minare un diritto faticosamente ottenuto con la legge 194/78 e ancor più faticosamente attuato, a causa di un livello di obiezione di coscienza molto elevato e di una mobilitazione antiabortista a livello europeo e sostenuta da oltreoceano e oltre cortina.
Lo racconta bene il documentario “Avortement – Les croisés Contre-attaquent“, prodotto dalla rete televisiva franco-tedesca Arté, proiettato anche a Milano alla Casa delle donne e recentemente in zona 5.
I dati delle interruzioni di gravidanza sono in calo. Una imponente ricerca del Ministro della Salute Lorenzin del 2016 segnava un -3,1% del 2016 rispetto al 2015 per le IGV in strutture ospedaliere e consultori (84.926 il totale), ma pubblicava anche un pericoloso dato Istat che ipotizzava un numero di aborti clandestini tra 10 e 13mila.
Nel frattempo il Governo Conte ha abolito, per l’anno 2019, il bonus baby sitter e asili nido.