In Irlanda del Nord, tramite una legge approvata lo scorso 31 marzo, l’aborto diverrà una pratica legale. La notizia è passata un po’ in secondo piano a causa degli aggiornamenti sui casi di COVID-19, ma rappresenta una vera e propria svolta per il paese. Fino a pochi giorni fa, infatti, la pratica dell’interruzione di gravidanza non era concessa alle donne nordirlandesi.
Irlanda del Nord: da oggi è possibile l’interruzione di gravidanza
Pur approvata circa una decina di giorni fa, la legge è ufficialmente in vigore solo da poche ore. Questo perchè il ministero della Salute locale non aveva dato la propria approvazione formale alle strutture sanitarie, sbloccando così i fondi necessari. Dopo che i movimenti femministi e altre reti a favore della Salute riproduttiva avevano minacciato azioni legali, è infine arrivata la decisione del ministero che ha reso possibile abortire. A dare la notizia, il quotidiano britannico Guardian.
Le ragioni del dibattito
Il problema principale che aveva dato vita ad una propria querelle tra abortisti e non abortisti, aveva a che fare con l’aborto farmacologico in telemedicina, ritenuto particolarmente complicato durante l’emergenza sanitaria COVID-19.
La situazione, dopo numerosi dibattiti e la minaccia del movimento femminista di portare i casi direttamente davanti ad un tribunale, si è sbloccata ieri, giovedì 9 aprile. Il ministero ha confermato che gli aborti potranno ora essere effettuati negli ospedali dell’Irlanda del Nord.