Secondo le ultime stime sarebbero oltre 3000 i casi di Coronavirus in Corea del Sud. Solo nella giornata di oggi, sabato 29 febbraio, si parla di 810 nuovi contagi. Con questi numeri la Corea si conferma il più grande focolaio dopo la Cina.
Le autorità sanitarie del Paese hanno fatto sapere che i casi di contagio continuano ad aumentare molto rapidamente man mano che i pazienti sospetti vengono sottoposti a tampone. Una lettura molto simile di quella che è stata data in Italia a proposito dell’aumento esponenziale dei casi positivi.
Coronavirus: la reazione della Corea del Nord
Secondo quanto riporta Open, davanti a questa situazioni, il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha chiesto sforzi maggiori e misure di prevenzione più stringenti per combattere e contenere l’epidemia del virus, mettendo in guardia a proposito delle “gravi conseguenze” di un contagio ancora maggiore. Dal canto suo, la Corea del Nord ha già chiuso il suo confine di 930 miglia con la Cina e il confine con la Russia, oltre ad avere sospeso tutti i voli e i treni da e verso la Cina. Per Kim, l’imperativo è contenere l’epidemia e bloccare l’avanzamento del virus: “Nel caso in cui l’infezione sfuggisse al nostro controllo, questo implicherebbe gravi conseguenze”.